Russia: secondo la polizia solo 2,6 milioni hanno festeggiato il Natale ortodosso

Secondo i dati della polizia russa, nel Paese con 147 milioni di abitanti, solo 2,6 milioni hanno festeggiato il Natale, celebrato dalla Chiesa ortodossa il 7 gennaio. “Nonostante in tutta la Russia gli edifici di culto siano sempre di più, il numero di fedeli praticanti non cambia”, osserva Nicolai Mitrochin, sociologo e autore di una recente pubblicazione dedicata alla condizione e ai problemi attuali dell’ortodossia. Commentando la scarsa partecipazione di fedeli alle celebrazioni religiose, lo studioso rimarca che i risultati delle inchieste riguardanti l’identità religiosa dei russi calcolino il numero di persone di fede ortodossa fra il 75 e l’80 per cento dell’intera popolazione. Analizzando la situazione Mitrochin parla di “l’analfabetismo spirituale” dei russi, e ricorda a proposito l’opinione, espressa qualche anno fa dal direttore dell’Ufficio di analisi sociopolitiche “Lewada” Boris Dubin, secondo il quale “solo il 40 per cento fra ortodossi russi crede in Dio, mentre il 30 per cento è sicuro che Egli proprio non esista”. Poco più di un anno fa, il 24 novembre 2018 a Kaliningrad, persino il patriarca Kirill ha sottolineato delle discordanze tra statistiche ufficiali e la realtà ecclesiastica auspicando “un ritorno alla Chiesa” della popolazione russa “affinché la gente con il cuore e con la ragione senta quanto importante sia essere con Dio, e con la forza della preghiera sperimenti tale legame con il Signore”. Mitrochin aggiunge tuttavia che nelle Chiese ortodosse, tradizionalmente, il Natale sia “assai meno sentito della Festa della Risurrezione del Signore” quando il numero di persone nelle chiese supera i 4 milioni.

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