Pierangelo Capuzzimati: Taranto, prima sessione dell’inchiesta diocesana per la beatificazione. Don Catacchio (postulatore), “modello per i giovani”

Un adolescente che si è santificato nella quotidianità. Oggi nell’arcivescovado di Taranto, prima sessione dell’inchiesta diocesana con cui si inaugura il cammino verso la beatificazione e la canonizzazione del giovane Pierangelo Capuzzimati. Pierangelo nasce a Taranto il 28 giugno 1990, ma vive nella cittadina di Faggiano con i genitori Angelo e Giuseppina; dopo di lui, nasce la sorella Sara. Di carattere tranquillo e riflessivo, sorprende insegnanti e familiari per la sua sete di conoscenza. Nell’estate del 2004 gli viene diagnosticata una forma di leucemia, di cui morirà il 30 aprile 2008, due mesi prima di compiere diciott’anni. Il 26 aprile 2018 la Santa Sede ha concesso il nulla osta per l’avvio della sua causa di beatificazione e canonizzazione. “La vita di Pierangelo, del suo abito virtuoso, può contribuire a mantenere vivo il suo spirito di amore alla Chiesa ed è di esempio e modello ai giovani di oggi, che spesso non hanno ideali validi per dare un senso alla propria vita”- racconta il postulatore della causa di beatificazione, don Cristian Catacchio. “L’apertura del Processo, da non confondere con la proclamazione della santità del giovane Pierangelo – precisa don Catacchio – consiste nella conferma e nel giuramento dei membri del Tribunale, che giurano di adempiere fedelmente il loro compito. Da questo momento in poi saranno ascoltati i testimoni che daranno la loro testimonianza sulla Fama di santità del Servo di Dio Pierangelo Capuzzimati e sulla eroicità delle virtù teologali e cardinali”.

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