La diocesi di Feldkirch, nel Vorarlberg, lo Stato federale più occidentale dell’Austria, sta reagendo ai cambiamenti nella società e al numero decrescente di sacerdoti scegliendo di far sempre più affidamento sui laici nelle posizioni di leadership pastorale. Nel corso della costruzione di nuove strutture pastorali, sono state ricreate le funzioni dei pastori e dei leader della comunità, il cui scopo è quello di alleviare i sacerdoti dai compiti amministrativi: obiettivo è migliorare la cooperazione tra sacerdoti e laici nel loro insieme e migliorare il collegamento in rete degli organismi pastorali. Il progetto è stato specificato da Martin Fenkart, capo dell’Ufficio pastorale di Feldkirch, in un’intervista al “Vorarlberger KirchenBlatt” nel numero in edicola. I dirigenti debbono essere persone di contatto nelle parrocchie, debbono essere preparati alla pastorale del dolore e a guidare la liturgia dei funerali, ma senza sostituirsi ai sacerdoti nelle loro competenze sacramentali, ha sottolineato Fenkart. I dirigenti pastorali hanno la funzione di organizzare i vari gruppi di apostolato e catechesi. Attualmente l’attività è già partita con leader pastorali e della comunità impiegati nelle aree di Vorderland, Bludenz e Dornbirn. La “nuova convivenza di sacerdoti e laici” porta più colore alla Chiesa, ma rende anche la comunicazione più impegnativa, continua Fenkart.
“Il tutto è un processo di apprendimento e una vera lotta”. È stato valutato anche il “Forum dei cattolici del Vorarlberg”, guidato dal vescovo Benno Elbs lo scorso ottobre. I primi risultati evidenziano un maggior sostegno ai volontari, progetti sociali contro la solitudine e l’isolamento e una più attiva partecipazione dei genitori nella catechesi eucaristica.