Riforma

Consiglio di Cardinali: mons. Semeraro, “la figura del Papa emerito non fa parte della Curia Romana”

“La figura del Papa emerito non fa parte della Curia Romana, e quindi non può essere regolata da una Costituzione apostolica che riguarda la Curia romana”. Mons. Marcello Semeraro, segretario del Consiglio dei Cardinali, ha risposto così – durante il briefing di oggi in sala stampa vaticana – ad una domanda dei giornalisti sulla presenza o meno di norme in tale materia, nella “Praedicate evangelium”, la nuova Costituzione apostolica che dovrebbe essere pubblicata entro l’anno, dopo l’attuale fase di consultazione ancora in corso. “E’ una questione che non è mai emersa”, ha precisato Semeraro a proposito della riunione del Consiglio dei Cardinali che si conclude questo pomeriggio. “Tutte le istituzioni fanno resistenza al cambiamento, per il fatto stesso di essere istituzioni”, ha fatto notare il vescovo a proposito del processo di riforma voluto da Papa Francesco: “il primo cambiamento deve essere interiore”, come ha spiegato lui stesso nel suo discorso per il 50° anniversario dell’istituzione del Sinodo dei vescovi. “Se non c’è questo atteggiamento interiore, i cambiamenti esterni servono a poco, come ha sottolineato il Santo Padre in tutti i suoi discorsi alla Curia Romana, dove ha tracciato anche molti degli argomenti che sono ora discussi dai Cardinali Consiglieri”. Nei discorsi di Bergoglio alla Curia Romana c’è una “diversità”, ha fatto notare Semeraro: “Fino a Benedetto XVI c’era uno sguardo generale a tutte le attività della Santa Sede nel mondo. Papa Francesco, invece, da subito ha voluto portare l’attenzione sul tema riforma della Curia Romana”. Interpellato in merito all’eventuale presenza di donne nel Consiglio dei Cardinali, Semeraro ha ricordato che “della presenza delle donne  il Papa  parla ripetutamente, non soltanto come membri di Dicasteri, ma come presenza in funzioni apicali, di guida, di dirigenza. Ci sono già donne Sottosegretari, ad esempio alla Vita Consacrata. Non ne esclude la presenza, laddove la competenza del Dicastero non richieda l’ordine sacerdotale ed episcopale. Il battesimo è più che sufficiente”.