Martiri

Diocesi: Sassari, ieri la celebrazione conclusiva della Festha Manna. Mons. Saba (arcivescovo), “grazie allo Spirito apriamo la vita all’armonia dentro l’uomo”

“La festa dei martiri ci invita a rileggere con fede la storia passata e il futuro della nostra Chiesa particolare: un passato e un futuro scritti con l’inchiostro dello Spirito, un itinerario di uomini e donne che sotto la luce dello Spirito Santo hanno confessato la fede nel Cristo morto e risorto, hanno testimoniato l’adesione al Vangelo, hanno offerto la loro vita imitando Cristo non in modo esteriore, ma coinvolgendosi personalmente fino alla piena donazione di sé, fino ad oggi e oltre”. Lo ha detto, ieri, l’arcivescovo di Sassari, mons. Gian Franco Saba, in occasione della celebrazione conclusiva della Festha Manna, nella basilica dei Santi Martiri Turritani, festa che costituisce un legame di fede che unisce Sassari a Porto Torres e a tutta la Sardegna. Un richiamo ai Padri della Chiesa ha offerto lo spunto su cui riflettere per rieducare la percezione del martirio dentro il cammino di rinnovamento spirituale: “Dentro questa basilica così antica e così bella, in questo luogo che ci riporta fisicamente alle antiche sepolture anche di tanti altri cristiani siamo chiamati ad accogliere con disponibilità un messaggio che la Parola di Dio e la testimonianza dei santi ci trasmette: la Chiesa perdura attraverso i secoli e per generazioni grazie all’azione dello Spirito Santo”. Un’azione che non è solo astrazione della dottrina, ma che testimonia come “lo Spirito Santo apra la nostra esistenza personale, ecclesiale e sociale ad alcune importanti sfide. Sfide che in più circostanze Papa Francesco ripropone alla Chiesa e all’umanità. Proviamo a ricordarne qualcuna, importantissima: l’armonia dentro l’uomo”.
E con queste parole, accolte anche dal sindaco di Sassari Nicola Sanna e dal primo cittadino di Porto Torres Sean Christian Whealer, il rito della consegna delle “chiavi del tempo”, della “dimora di tutti”, ha sigillato ancora una volta il progetto di una concordia diffusa, di una condivisione del futuro, da costruire insieme: tra città vicine, tra istituzioni amiche, tra l’uomo e Dio.