Ecumenismo

Festa dell’Europa: veglia a Roma. P. Lombardi, “in Europa soffio nuovo di amore e di speranza”

“Noi oggi qui siamo riuniti come quei pellegrini di cui parlavano gli Atti a Gerusalemme, che vengono da tante parti e da tante esperienze, ma rinnoviamo la nostra fede nel Signore Crocifisso e Risorto e domandiamo una rinnovata potente effusione del suo Spirito, da condividere con tutti i popoli dell’Europa”. Lo ha detto padre Federico Lombardi, per anni direttore della sala stampa vaticana, intervenendo questo pomeriggio a Roma alla Veglia ecumenica promossa dalla Rete “Insieme per l’Europa”, alla vigilia della Festa dell’Europa che si celebra domani in ricordo della “Dichiarazione di Robert Schuman” del 9 maggio 1950. Prendendo spunto dal tema della veglia, “E ciascuno li sentiva parlare la propria lingua” (At 2,6), padre Lombardi di fronte ai rappresentanti della Chiesa cattolica, ortodossa, protestante, ha evocato per l’Europa “un nuovo soffio di amore, di unione, di comprensione vicendevole nella giustizia, nella solidarietà, nell’accoglienza, nella riconciliazione; un nuovo soffio di speranza che rialzi lo sguardo verso il futuro e la gioia di ricevere e condividere il dono della vita in tutta la sua bellezza; un nuovo soffio di fede, che spezzi la chiusura di un orizzonte esclusivamente terreno, che si fa più confuso e oscuro, bloccato da tante paure, e lo riapra verso Dio, verso la sua misericordia e il suo amore”. Ai cristiani spetta oggi il compito di seminare questa vita dello Spirito, ha detto Lombardi, “all’interno dei diversi popoli, delle diverse lingue e culture, per contrastare le forze negative di Babele: il desiderio di potere e l’illusione dell’autosufficienza, i conflitti e le divisioni che derivano dall’interesse e dalla sete di avere”. Un’impresa che i cristiani d’Europa svolgeranno “non con orgoglio ma con l’umiltà di Cristo, che ci invita e ci invia a continuare la costruzione dell’Europa nel servizio della speranza, della dignità di ogni persona creata ad immagine di Dio e dell’intera famiglia dei popoli del mondo”.