Rapporto Oms

Salute migranti: Ostin (Oms), “no a pregiudizi e percezioni negative. Sì a fatti concreti”. Al via collaborazione con Inmp

“I rifugiati e migranti godono in linea di massima di buona salute. Naturalmente sono però esposti al rischio di ammalarsi se vivono in condizioni di povertà, se vengono esclusi o emarginati o adottano lo stile di vita malsano dei nostri Paesi”. Lo sostiene Piroska Ostin, direttore regionale Oms (Organizzazione mondiale della sanità), presentando oggi a Roma il primo Rapporto sulla salute dei rifugiati e dei migranti nella regione europea dell’Organizzazione, “Migration and Health Program” dell’Oms con il contributo scientifico e il supporto finanziario dell’Inmp (Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e il contrasto delle malattie della povertà). Il report, spiega, è elaborato “sullo studio di 13 mila documenti e ci offre un ottimo livello di evidenze scientifiche per aiutare i sistemi sanitari dei diversi Paesi a modellare politiche e interventi a riguardo”. “Dietro i numeri – avverte Ostin –  ci sono persone: bambini, donne, anziani che vanno protetti dalle malattie fornendo loro le cure sanitarie di cui hanno bisogno”. “Abbiano talvolta pregiudizi o percezioni negative sulla salute dei migranti – prosegue –  per questo occorre presentare fatti concreti. Per migliorare la loro salute occorre fornire loro assistenza sanitaria e inclusione nel nostro sistema. Non basta curare i migranti malati, occorre mantenerli in salute offrendo prevenzione adeguata”. “Da anni – aggiunge – collaboriamo con l’Inmp. Nel formalizzare la nostra collaborazione abbiamo redatto un piano di lavoro in quattro punti, tra i quali check sanitari per i migranti al confine e attività a sostegno di Bosnia e Serbia. Da oggi l’Inmp sarà Centro collaboratore per l’evidenza scientifica e il capacity building sulla salute dei migranti”, conclude consegnando la lettera che formalizza l’accordo a Concetta Mirisola, direttore generale Inmp.