Vescovi

Diocesi: mons. Salvi (ausiliare Perugia), “aiutatemi a vivere per primo lo stile dell’ascolto”

“Non ho in mente progetti e piani pastorali, voglio ascoltare, entrare in confidenza con le persone in una relazione di amicizia. Essere pronto ad ospitare, ma anche essere ospitato da questa bella e ricca comunità di Perugia-Città della Pieve”. Lo ha affermato ieri sera mons. Marco Salvi, al termine della celebrazione di accoglienza e benvenuto nella comunità perusino-pievese di cui è stato chiamato ad essere il vescovo ausiliare collaborando al ministero dell’arcivescovo, il card. Bassetti.
“In questi giorni – ha spiegato – mi hanno accompagnato le parole di Gesù: ‘Il Buon pastore offre la vita per le pecorelle’. Queste parole si sono realizzare pienamente quando Cristo liberamente si è offerto nella croce. È Lui il Buon pastore, il Pastore buono perché ama e conosce le sue pecore”. “In questo momento – ha proseguito – mi sento di imitare e incarnare il Buon pastore, conoscere i singoli, le comunità, le persone. Nella nostra società caratterizzata dalla fretta e senza memoria, dare il tempo necessario all’ascolto, mettersi nei panni dell’altro non è scontato. Chiedo aiuto per tutto questo a tutti voi, aiutatemi a vivere per primo lo stile dell’ascolto”.
“In questo momento – ha confidato – vivo con fiducia, ma anche con timore e con tremore, ma nella mia storia personale ho scoperto che dire si al Signore è sempre la scelta giusta, anche quando la proposta era esigente”. “Con questi sentimenti – ha assicurato – do il cuore pieno di gratitudine verso il cardinale Gualtiero per avermi accolto e già da questi primi momenti mi sta accompagnando come un padre. E ringrazio l’arcivescovo Riccardo Fontana e la diocesi da cui provengo. Grazie alle mie comunità: Sansepolcro, Tavernelle, Anghiari, che mi hanno formato e realizzato nella fede e chiedo a loro di continuare a pregare per me”. “Grazie alla mia famiglia, ai tanti amici di Cl e non, sparsi ovunque e con cui ho camminato insieme in tanti anni della mia vita. Alla Madonna delle Grazie, venerata in questa cattedrale, affido la mia persona e le chiedo come Madre buona di accompagnarmi sempre”.