Vescovi

Diocesi: card. Bassetti (Perugia), “il potere nella Chiesa e di noi vescovi è un servizio”

Il card. Bassetti tra mons. Salvi e mons. Giulietti

“La vitalità della Chiesa si basa su quel principio che possiamo riprendere dal Vangelo di questa domenica, quando Gesù dice a Pietro: ‘Mi ami più di costoro?’. Il potere nella Chiesa e di noi vescovi è un servizio e soprattutto è la custodia del gregge di Dio che Lui stesso ci affida”. Con queste parole l’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, il card. Gualtiero Bassetti, ha introdotto la celebrazione eucaristica di saluto all’arcivescovo eletto di Lucca, mons. Paolo Giulietti, e di accoglienza e benvenuto al nuovo vescovo ausiliare e vicario generale mons. Marco Salvi. Il rito, in una cattedrale di San Lorenzo gremita di fedeli, è stato concelebrato dall’arcivescovo emerito Giuseppe Chiaretti, dai vescovi Domenico Cancian (Città di Castello), Gualtiero Sigismondi (Foligno), Benedetto Tuzia (Orvieto-Todi), Mario Ceccobelli (emerito Gubbio), Riccardo Fontana (Arezzo-Cortona-Sansepolcro) e dall’abate benedettino emerito dom Giustino Farnedi.
“È, per me, un giorno di grande emozione e, direi, di commozione”, ha affermato nell’omelia il card. Bassetti. “A don Paolo sono legato da vincoli di profondo affetto, maturati in questi anni di guida della Chiesa perusino-pievese, e da sentimenti di riconoscenza per il tanto lavoro svolto, in momenti anche non facili. A don Marco mi legano altresì vincoli di affetto e collaborazione per gli anni trascorsi ad Arezzo. Entrambi abbraccio e saluto con cuore di padre”.
Rivolgendosi a mons. Giulietti, l’arcivescovo ha sottolineato che “stasera, è l’intera arcidiocesi che ti ringrazia, ti saluta, ti abbraccia. Sei stato scelto ora per guidare la Santa Chiesa di Dio che è in Lucca. Sappiamo che hai le qualità e le capacità per farlo. Ti accompagniamo con affetto e saremo con te, domenica prossima, quando prenderai possesso della tua cattedra”.
Al suo nuovo vescovo ausiliare, il card. Bassetti ha detto: “Posso assicurarti che in questo periodo di attesa i nostri sacerdoti e i fedeli hanno pregato per te. Ringrazio il Signore e il Santo Padre per il dono della tua persona. Sono molto grato al fratello vescovo Riccardo, che si è privato di un membro qualificato e stimato del suo presbiterio. Grazie don Marco, carissimo figlio, per aver accettato la dignità e la missione di vescovo ed aver di nuovo pronunciato il tuo ‘eccomi’, come nel giorno della tua ordinazione al presbiterato”.