“Global assessment Report”

Ambiente: Ipbes, rapporto sulla biodiversità. Nuovi rischi per povertà, salute, acqua, città, clima

Cinque sono i fattori di cambiamento diretti che incidono sulla natura e che hanno l’impatto maggiore su scala globale: i cambiamenti nell’uso della terra e del mare; lo sfruttamento diretto di determinati organismi; cambiamenti climatici; inquinamento e specie esotiche invasive. L’elenco è contenuto nel “Global assessment Report” sulla biodiversità e i servizi degli ecosistemi prodotto e presentato oggi a Parigi. Secondo gli scienziati che vi hanno lavorato, dal 1980 le emissioni di gas serra sono raddoppiate, generando un aumento medio globale delle temperature di almeno 0,7 gradi Celsius. Le conseguenze sono già rilevabili sulla natura, dagli ecosistemi alla verità genetica, e si intensificheranno nei prossimi decenni arrivando a superare in alcuni casi l’impatto dei cambiamenti dell’uso della terra e del mare. Ciò che è stato finora messo in campo non basta a “raggiungere gli obiettivi globali di conservazione e sfruttamento sostenibile della natura”, poiché serve un “cambiamento trasformativo”. Tanto più che le attuali tendenze negative in ambito di biodiversità ed ecosistemi “ostacoleranno i progressi verso gli obiettivi di sviluppo sostenibile nell’80% dei casi”, soprattutto relativamente a povertà, fame, salute, acqua, città, clima, oceani e suoli.
Tra i dati contenuti nel rapporto: tre quarti dell’ambiente terrestre e circa il 66% dell’ambiente marino sono stati significativamente modificati dall’azione umana (meno pesante il dato nelle zone di proprietà o gestite da popolazioni indigene e comunità locali); più di un terzo della superficie terrestre e quasi il 75% delle risorse di acqua dolce sono ora usate per l’agricoltura o il bestiame; è raddoppiata rispetto al 1980 la quantità di risorse rinnovabili e non estratte ogni anno nel mondo; il degrado del suolo ha ridotto del 23% la produttività di tutte le terre emerse; le aree urbane sono più che raddoppiate dal 1992; l’inquinamento da materie plastiche è aumentato di dieci volte dal 1980.