Riepilogo

Notizie Sir del giorno: Papa su rapimento padre Maccalli, Mattarella su Chiesa in Italia, processo ai francescani, difficoltà donazioni per Notre-Dame,

Papa Francesco: a Società delle Missioni Africane, assicura “sollecitudine e attenzione della Santa Sede” per padre Maccalli

“Vorrei associarmi alla vostra preghiera per il vostro confratello padre Pierluigi Maccalli, rapito da parecchi mesi in Niger, e assicurare la sollecitudine e l’attenzione della Santa Sede riguardo a questa preoccupante situazione”. Lo ha detto il Papa, ricevendo oggi in udienza, nella Sala del Concistoro, i partecipanti al Capitolo generale della Società delle Missioni Africane (Sma), che si tiene a Roma dal 30 aprile al 24 maggio, sul tema: “Una famiglia fedele al suo carisma missionario nel contesto complesso e mutevole di oggi”. Francesco ha ringraziato, in particolare, i presenti per il “grande lavoro di evangelizzazione” che portano avanti in Africa, specialmente tra le popolazioni rurali più lontane, là dove la comunità cristiana è ancora fragile, oppure inesistente”. “Mi rallegro anche della vostra volontà di sviluppare nuove forme di presenza presso popolazioni di origine africana in altre parti del mondo, con un’attenzione particolare ai migranti”, ha proseguito il Papa, secondo il quale “questi nuovi orizzonti pastorali sono il segno della vitalità dello Spirito Santo che abita in voi e che vi spinge a rispondere alle sfide sempre nuove della missione evangelizzatrice della Chiesa per raggiungere tutte le periferie che hanno bisogno della luce del Vangelo”. “Vi ringrazio per lo zelo missionario, impregnato di coraggio – l’altro tributo di Francesco – che vi porta ad uscire per offrire a tutti la vita di Gesù Cristo, a volte mettendo a rischio la vostra, sulle orme dei vostri padri fondatori, il Servo di Dio Melchior de Marion Brésillac e il padre Augustin Planque”. (clicca qui)

Mattarella: “relazioni ottime” con la Chiesa cattolica. In Italia “fornisce un contributo di grandi dimensioni alla società”

“Le relazioni sono ottime sotto ogni profilo e – come recita la Costituzione – ciascuno nel proprio ordine”. Lo ha assicurato il presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, che in un’intervista con i media vaticani ha parlato anche dei rapporti tra l’Italia e la Chiesa cattolica: “La collaborazione è piena, in ogni ambito e settore in cui le attività, della Santa Sede e quelle dello Stato italiano, si incontrano, in sede interna e in sede internazionale”. Per quanto riguarda il contributo della Chiesa alla vita dell’Italia, ha aggiunto, “occorre, naturalmente, distinguere, come soggetti e come operatività, le due, diverse dimensioni in cui si presenta la Santa Sede e la Chiesa italiana. Sul primo versante, il magistero di Papa Francesco riceve grande attenzione ed esercita influenza significativa sui nostri cittadini, anche per l’affetto che questi nutrono nei suoi confronti. Francesco è subito diventato un punto di riferimento per gli italiani. Per parte sua la Chiesa italiana fornisce un contributo, di grandi dimensioni, alla società del nostro Paese, non soltanto sul piano spirituale, concorrendo al raggiungimento degli obiettivi, indicati dalla nostra Carta costituzionale”. “La presenza della Chiesa italiana nella dimensione culturale, educativa e sociale è motivo di riconoscenza – ha ribadito il Capo dello Stato -. Le innumerevoli iniziative di diocesi, parrocchie, realtà associative, in favore dei più deboli, degli emarginati, di chi chiede ascolto e accoglienza sono concrete ed evidenti; e costituiscono un richiamo costante all’esigenza di aiuto reciproco nella vita quotidiana, per rafforzare la coesione della nostra comunità”. (clicca qui)

Processo ai Francescani: prosciolti i tre frati. L’Ordine “si riserva ogni valutazione a seguito della lettura del provvedimento

“La Casa generalizia, ente appartenente all’Ordine dei Frati minori francescani (Ofm), “prende atto” della decisione emessa oggi dal Tribunale penale di Milano, con la quale il giudice del dibattimento ha prosciolto i tre imputati frate Giancarlo Lati, ex economo della Casa generalizia, frate Renato Beretta, ex economo della Provincia di Lombardia San Carlo Borromeo dei Frati minori, e frate Clemente Moriggi, ex economo della Conferenza dei ministri provinciali dei Frati minori d’Italia. I tre frati erano imputati in concorso tra loro del delitto di appropriazione indebita aggravata in relazione a gravi ammanchi collegati alla consegna di liquidità, per svariati milioni di euro, a un broker finanziario abusivo. Le contestate irregolarità, riguardanti il patrimonio degli Enti, erano state scoperte mediante indagini interne a seguito dell’insediamento dei nuovi Organi di vertice, e confluite in esposti presentati alle Autorità inquirenti a partire dal dicembre 2014. I tre Enti si erano costituiti parti civili nel processo, avviato lo scorso settembre contro i tre ex economi a seguito del vaglio del Gip di Milano: “La formula del dispositivo letto oggi in aula esplicita che la decisione è determinata dalla prescrizione dei reati maturata nel tempo decorso dai fatti contestati dal pubblico ministero fino al maggio 2011. La Casa generalizia – conclude la nota – si riserva ogni valutazione a seguito della lettura della motivazione del provvedimento”. (clicca qui)

Incendio Notre-Dame: il “punto” dell’arcidiocesi di Parigi ad un mese dal disastro. Donazioni non si sono concretizzate

La “maggior parte delle donazioni”, annunciate e promesse per la ricostruzione della cattedrale Notre-Dame, non si è ancora concretizzata, pertanto “la colletta continua”. È quanto si legge in un comunicato diffuso dall’arcidiocesi di Parigi, ad un mese dal terribile incendio che il 15 aprile, in apertura della Settimana Santa, ha devastato la cattedrale. L’arcidiocesi fa il punto delle donazioni finora raccolte che ammonta al momento attuale ad un totale di 13,5 milioni di euro. Nel comunicato, a firma dell’arcivescovo Michel Aupetit, si ricorda “l’ondata di sostegno globale dopo l’incendio della cattedrale di Notre-Dame”, ma si focalizzano anche “due importanti punti interrogativi che permangono fino ad oggi”. Il primo è relativo al “budget necessario” perché i fedeli e i turisti possano di nuovo entrare nella cattedrale “in condizioni di sicurezza” e che ad oggi è “ancora sconosciuto”. Il secondo punto interrogativo rimanda invece alla “colletta evocata (il famoso ‘miliardo’)” che “non si è ancora è consolidata da alcuna fondazione o autorità”. L’arcivescovo tiene subito a precisare: “Anche se probabilmente non ci saranno dubbi sulle donazioni più importanti promesse da noti mecenati che si sono pubblicamente impegnati, resta il fatto che la maggior parte di queste donazioni non è stata ancora fatta” e “la ragione è semplice, visto che sono appena iniziate le trattative per preparare le convenzioni del diritto privato che serviranno anche come cornice per esprimere la volontà di questi principali donatori”. Lo stesso vale per i molti messaggi che hanno accompagnato le donazioni più modeste. (clicca qui)

Comunicazione: Padula (Copercom), “ridurre l’aggettivazione esasperata e contribuire a sostantivizzare la società”

“Viviamo in scenari sociali conflittuali, nei quali, però, l’idea di conflitto perde la sua funzione originaria, ovvero motore dell’interazione. Perché, in presenza di un conflitto esterno, ogni gruppo riesce ad acquisire una percezione più chiara dei suoi confini, la sua identità si rafforza e prende corpo il senso di appartenenza comune. Pertanto, il vero nemico dell’integrazione non è il conflitto, ma l’indifferenza e la fuga. Destrutturando il senso autentico del conflitto, creiamo anti-comunità. E questo succede on line ma anche off line”. Lo ha detto oggi a Roma il presidente del Copercom (Coordinamento delle associazioni per la comunicazione) Massimiliano Padula, intervenendo al Comitato dei presidenti e delegati delle 29 associazioni aderenti al Coordinamento. L’incontro è stato anche un’occasione per riflettere sul tema del Messaggio di Papa Francesco per la LIII Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, dal titolo “’Siamo membra gli uni degli altri’ (Ef 4,25). Dalle social network communities alla comunità umana. Ricordando le parole del Messaggio, Padula ha rimarcato come “troppe volte nel web l’affermazione della propria identità si fonda sulla contrapposizione con l’altro, l’estraneo. Ci si definisce a partire da ciò che divide piuttosto che da ciò che unisce. Questo alimenta l’odio e l’odio parte dalle parole, da un’aggettivazione esasperata”. Pertanto, ha esortato il presidente del Copercom, nel contesto attuale “lo sforzo cui siamo chiamati è ridurre questa aggettivazione esasperata e la sfera di indifferenza e contribuire a sostantivizzare la società, cioè renderla piena di senso”. (clicca qui)

Rondine Cittadella della pace: il premier Conte consegna cinque fucili e aderisce alla campagna Leaders for Peace

“Confermo l’adesione alla campagna Leaders for Peace e vi porto un gesto piccolo, simbolico, ma concreto: cinque fucili. La nostra Difesa rinuncia all’acquisto di cinque fucili per sostenere la vostra campagna”. Con queste parole il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, durante la visita di questa mattina a Rondine Cittadella della pace (Arezzo) ha confermato l’impegno preso a febbraio, quando firmò l’appello di “Leaders for Peace” dichiarando che avrebbe spostato il costo di un’arma dal bilancio della Difesa in borse di studio per formare leader di pace. “Chi ha responsabilità politiche di vertice come me deve dare segnali concreti – afferma il presidente, e rilancia: – Non solo aderisco con questo gesto simbolico ma concreto, ma mi farò latore con gli altri leader di governo che incontrerò, cercando di diffondere la vostra iniziativa. Ne condivido i valori di fondo, quindi sarò vostro testimonial, con i leader di governo e i capi di stato”. Dalla Cittadella della pace il premier annuncia un impegno del Governo nella mediazione in tutti gli scenari globali di conflitto, dalla Libia al Venezuela, ribadendo la convinzione che “la violenza non può che generare violenza. Non è possibile pensare di stabilizzare un paese con l’intervento militare”. Il raggiungimento della pace necessita di una “feroce determinazione”. “Non chiediamo il disarmo, altrimenti si confonderebbe l’obiettivo finale con il primo passo” afferma il presidente di Rondine Franco Vaccari. “Rondine – conclude – ha scelto di investire sul primo passo e sul valore del simbolo e siamo felici che questo sia arrivato proprio dal governo italiano”. Alla visita presenti anche il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, l’imprenditore umanista Brunello Cucinelli e il segretario generale del ministero degli Esteri Elisabetta Belloni. (clicca qui)

Fondo famiglie: De Palo (Forum), “segnale importante, primo passo per lavorare insieme. Non c’è più tempo da perdere”

“L’istituzione del Fondo di sostegno per le famiglie presso il ministero del Lavoro è un segnale importante, un primo passo che deve unire il Paese sul tema delle politiche familiari. Il Forum famiglie è soddisfatto perché sia i partiti maggioranza che quelli di opposizione presenti al Tavolo tecnico del Mise si sono detti disponibili a lavorare insieme per trasformare in realtà la nostra proposta di #assegnoXfiglio”. Così il presidente nazionale del Forum delle associazioni familiari, Gigi De Palo, commenta la prossima istituzione con decreto di un Fondo ad hoc dedicato al sostegno alle famiglie, che dovrebbe approdare in Cdm lunedì prossimo. “Siamo consapevoli – prosegue – che questa è solo la prima parte di uno scenario molto più grande: la partita vera per cambiare il destino delle nostre famiglie, dei nostri figli e del Paese si giocherà nella Legge di stabilità. È un primo tassello, necessario per creare le premesse concrete con cui poi varare una Legge di stabilità che metta davvero al centro le famiglie”. Per De Paolo “non c’è più tempo da perdere, le famiglie non hanno bisogno di mancette, ma di azioni che consentano loro di servire il Paese. Ecco perché auspichiamo che, su questo tema, venga promossa una moratoria da tutte le forze politiche, così da evitare contrapposizioni ideologiche, litigi per finalità elettorali o polemiche legate alle differenti sensibilità: la famiglia appartiene a tutti e merita di essere difesa e sostenuta in modo unitario”. (clicca qui)