Iniziativa

Mediterraneo: al via ieri a Lecce il Festival Sabir

Il Festival Sabir, giunto alla sua quinta edizione, inaugurato è stato inaugurato ieri a Lecce e durerà fino al 19 maggio: giorni fitti di appuntamenti dove il Mediterraneo sarà al centro di oltre 80 eventi, tra incontri, laboratori, musica e cinema.
Il Festival è organizzato da Arci, Cgil, Caritas e Acli e con la collaborazione di A Buon diritto, Asgi, Carta di Roma e Università del Salento. “Sabir – ha affermato Filippo Miraglia dell’Arci – era la lingua franca dei marinai, quindi rappresentava uno spazio comune di connessione, il Festival è questo: un’alleanza civica per ricostruire un linguaggio comune delle comunità che si affacciano sul Mediterraneo”.
Per la Cgil è intervenuta Susanna Camusso: “Viviamo un periodo difficile, dove si chiudono porti alle persone disperate e si vorrebbero aprire alle navi cariche di armi, questo non è il Mediterraneo che vogliamo”.
“La realtà di Lecce nell’accoglienza è esemplare. L’apertura è un dato positivo di questa comunità da cui prendere esempio; in questo contesto il Festival si trova nella sua una cornice ideale”, ha detto l’arcivescovo di Lecce, mons. Michele Seccia, nel suo saluto.
“Il Mediterraneo ormai è diventato un muro, uno spazio di negazione dei diritti – ha osservato Oliviero Forti di Caritas Italiana -: abbiamo molto lavoro da fare”.
Dello stesso avviso Antonio Russo delle Acli: “Il Festival è necessario per restare umani, è un utile contributo a quel messaggio di solidarietà e impegno di cui vogliamo essere portatori”. Per l’Università del Salento è intervento Fabio Pollice: “Le Università possono fare molto nella creazione di relazioni, il nostro contributo al Festival vuole essere questo attraverso la conoscenza”.
Il Festival è uno spazio costruito insieme a reti, associazioni, movimenti e organizzazioni sociali e sindacali, espressione di mondi diversi, proprio per praticare la condivisione e contaminazione culturale.
“Serve una vera resistenza della società civile, libera dalla retorica. Dobbiamo essere consapevoli che sarà un percorso lungo, dove saranno i gesti delle persone a fare le differenza”, ha dichiarato Luigi Manconi, presidente dell’associazione “A Buon diritto”.
Oltre alle lezioni mediterranee, in collaborazione con l’UniSalento, altra novità di questa edizione è il mercato del Mediterraneo, dove si potranno trovare prodotti tipici e presidi slow food di tutte le nazioni dell’area, un luogo di scambio e di relazioni che supera la chiusura delle frontiere.