Affari esteri

Consiglio d’Europa: da Helsinki il Comitato dei ministri richiama “l’importanza di questa piattaforma unica di dialogo e di cooperazione”

Come “piattaforma unica di dialogo e di cooperazione” il Consiglio d’Europa è importante: lo ribadiscono oggi i ministri degli Affari esteri riuniti a Helsinki per la loro sessione annuale, 30 ministri dai 47 Stati membri, che hanno diffuso una dichiarazione. In essa si afferma che “tutti gli Stati membri dovrebbero avere il diritto di partecipare su base paritetica al Comitato dei ministri e all’Assemblea parlamentare (Apce)”. Si ricorda anche che “uno degli obblighi fondamentali degli Stati membri è di pagare i loro contributi obbligatori al bilancio ordinario”. I ministri, si legge inoltre, desidererebbero che “delegazioni di tutti gli Stati membri partecipassero alla riunione di giugno dell’Apce” in cui si eleggeranno il segretario generale del Consiglio e giudici della Corte europea dei diritti dell’uomo. Da Helsinki si sottolinea inoltre la necessità di “un’azione coordinata” tra Comitato, Apce e segretario generale, per “reagire in modo più efficace nelle situazioni in cui uno Stato membro viola i suoi obblighi statutari o non rispetta le norme, i principi e i valori fondamentali” dell’Istituzione. Per i ministri è necessario inoltre “proteggere e promuovere di più la società civile” anche nella partecipazione ai lavori del Consiglio. Tra le priorità evidenziate: la lotta contro la tratta di esseri umani, la tutela libertà di espressione, un quadro giuridico per l’intelligenza artificiale, la lotta contro le crescenti disuguaglianze, razzismo, xenofobia, incitamento all’odio e discriminazione, le sfide della migrazione globale, il rafforzamento dei diritti sociali, la promozione dell’uguaglianza tra donne e uomini e la lotta alla violenza contro le donne e domestica.