Lutto

Card. Sfeir: card. Sandri (Chiese Orientali) in Libano per partecipare ai funerali. “Uomo di Dio, della Chiesa” e della Patria

Il card. Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, si è recato in Libano per partecipare ai funerali del card. Nasrallah Boutros Sfeir, patriarca emerito di Antiochia dei Maroniti. Ieri il porporato ha presieduto a Bkerkè una santa Messa di suffragio in rito latino e concelebrata dal nunzio apostolico, mons. Joseph Spiteri, e dal vicario apostolico di Beirut, mons. Cesar Essayan. Nell’omelia, il prefetto ha ricordato alcuni tratti del defunto patriarca. Anzitutto come uomo di Dio, che in Lui ha sempre posto la sua fiducia e la sua forza, tratto che ha sempre mantenuto sia negli anni del governo patriarcale come in quelli successivi e più recenti del suo ritiro come emerito. La forza che viene da Dio, ottenuta tramite l’abbandono fiducioso nelle braccia della Vergine Maria, tenendo in mano la “catena che ci lega al cielo”, il Santo Rosario, come le foto lungo la strada lo ritraevano. L’uomo di Dio che è stato anche l’uomo della Chiesa, Maronita anzitutto, che ha amato e servito, con paternità ferma, guidandola ed accompagnandola anche negli anni difficili della guerra e dell’occupazione siriana, mostrandosi così anche l’uomo del Libano, di cui ha sempre difeso l’integrità e l’indipendenza, vivendo e promuovendo il dialogo tra le componenti della società, a livello ecumenico, interreligioso e sociale. Ma tutte queste tappe sono state vissute mantenendo una grande umiltà. Il card. Sandri ha concluso la breve riflessione ricordando che il suo episcopato è passato anche attraverso la preghiera del card. Sfeir, che nell’ottobre del 1997 volle essere presente all’ordinazione episcopale dell’allora mons. Sandri nominato nunzio apostolico in Venezuela, imponendogli anche lui le mani prima della preghiera consacratoria.
Alla fine della mattinata, è giunto da Damasco anche il nunzio apostolico in Siria, card. Mario Zenari, e insieme si sono recati nel pomeriggio alla celebrazione solenne delle esequie, sul grande palco allestito tra la Sede patriarcale e la chiesa della Resurrezione, che proprio il Cardinale Sfeir volle far edificare come centro di preghiera per l’intera Chiesa Maronita. La celebrazione è stata presieduta dal patriarca maronita card. Bechara Boutros Rai; alla fine, il card. Sandri ha dato lettura del messaggio del Santo Padre Francesco.
Al termine del rito, la bara è stata sollevata dai sacerdoti, che l’hanno innalzata mentre veniva cantato il canto che viene utilizzato per l’intronizzazione del nuovo patriarca, e così è stata accompagnata alla sepoltura nella cripta della sede patriarcale di Bkerke.