Agricoltura

Maltempo: Coldiretti, 10 milioni di danni nei campi. In molte regioni avviate procedure per dichiarazione stato di calamità

L’ondata di maltempo fuori stagione ha devastato le aziende agricole dove è andato perso un intero anno di lavoro per i danni causati alle produzioni stimati in oltre dieci milioni di euro, tanto che in molte regioni sono state avviate le procedure per la dichiarazione dello stato di calamità, ma è importante anche la sospensione del pagamento delle imposte e dei contributi per assicurare la ripresa produttiva delle imprese e il ripristino delle strutture danneggiate. È quanto emerge dal bilancio di Coldiretti in occasione della premiazione del primo concorso fotografico “Obiettivo Acqua”, promosso da Coldiretti, Anbi (Associazione nazionale consorzi gestione tutela territorio ed acque irrigue) e Fondazione Univerde, con la presenza del presidente Ettore Prandini e del ministro dell’Ambiente Sergio Costa. E il conto potrebbe aumentare nelle aree minacciate dalla nuova perturbazione dove – sottolinea Coldiretti – si stanno stendendo le reti antigrandine a protezione delle colture e si anticipa, dove possibile, la raccolta di frutta e verdura per metterle al sicuro dalle intemperie.
Tra le situazioni più gravi I’Emilia Romagna soprattutto a causa dell’esondazione dei fiumi. Nel Bolognese sono a serio rischio pescheti e vigneti mentre nel Cesenate sono ingentissimi i danni conseguenti all’esondazione del Savio. In provincia di Modena la grandine ha colpito vigneti e pere. Grandine con chicchi grandi come pietre anche in Puglia dove sono stati colpiti vigneti, frutteti e campi di grano, compromettendo soprattutto la raccolta delle ciliegie. In Lombardia sale la conta dei danni a partire dalle campagne bresciane dove si segnalano campi allagati, alberi sradicati da terra, terreni per l’alimentazione degli animali compromessi, stalle scoperchiate e vigneti ricoperti da una coltre bianca con i filari di vigna colpiti dai chicchi di ghiaccio. In Piemonte i chicchi di ghiaccio del diametro di tre centimetri hanno colpito il Torinese e l’Astigiano distruggendo le coltivazioni di orzo e grano e danneggiando i vigneti. Semine di mais in ritardo o comunque sospese a causa campi allagati in Veneto dove le api sono in ritiro forzato, a causa della basse temperature, nonostante la piena fioritura di acacie, tiglio e castagno. L’ondata di maltempo ha provocato un certo ritardo nella maturazione delle ciliegie sui Colli Euganei. Idem per le varietà di Vicenza. Gravi i danni nel Lazio dove la grandine ha colpito soprattutto la zona di Latina devastando coltivazioni, piante e strutture. In Abruzzo si segnalano allagamenti di campi di ortaggi mentre in Basilicata una violenta grandinata si è abbattuta sul Metapontino dove potrebbe essere stata compromessa la produzione di ciliegie. Serre danneggiate e coltivazioni distrutte anche in Sardegna nel Nuorese.