Arte sacra

Diocesi: Prato, la campagna di crowdfunding “Riapriamo il Museo di San Domenico” ha raggiunto il suo obiettivo in soli 7 giorni

La campagna di crowdfunding “Riapriamo il Museo di San Domenico” ha raggiunto il suo obiettivo con 33 giorni di anticipo sulla scadenza. Ci sono voluti solo sette giorni per raccogliere i 6mila euro necessari per acquistare nuove teche ed espositori che serviranno per ospitare le opere del ricco patrimonio di arte sacra della diocesi di Prato. I passi però sono ancora tanti, nel frattempo, grazie a questa nuova acquisizione, negli ambienti di San Domenico verrà creato uno spazio espositivo aperto alle iniziative culturali cittadine.
Di risultato “eccezionale, che dimostra l’attaccamento dei pratesi a San Domenico” parla Gabriele Bresci, presidente della cooperativa Pratocultura, promotrice del progetto per conto della diocesi insieme alla associazione culturale Artemia.
Il raggiungimento dell’obiettivo significa che i soldi versati dai generosi sottoscrittori saranno devoluti per la causa indicata sulla piattaforma Eppela che ospita la campagna lanciata per la riapertura del museo. È comunque possibile donare ancora, “tutti i contributi sono utili – continua Bresci – perché c’è ancora tanto da fare per San Domenico, un complesso monumentale antico, ampio e prezioso”.
Il Museo di San Domenico è chiuso dal 2013, principalmente per motivi economici. Il suo patrimonio artistico però è in continua crescita ed è composto di arredi sacri e opere che faranno parte di un futuro museo diocesano di arte sacra. Un progetto a cui tende la diocesi con l’Ufficio dei beni culturali, ma che ha bisogno di ancora un po’ di tempo per realizzarsi. “Intanto siamo pronti a riaprire gli ambienti, anche grazie all’acquisto delle teche, per ospitare mostre temporanee e iniziative culturali”, chiarisce Gabriele Bresci.
Il nuovo passo della riqualificazione e valorizzazione del complesso monumentale di San Domenico è, dunque, l’utilizzo degli ambienti del futuro museo come spazi espositivi a disposizione della città.