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Dire: i titoli e il tg politico

(DIRE-SIR) – Ecco i titoli e il tg politico della Dire. Anche su www.dire.it e www.agensir.it.

Roma, Siri, clandestini. Tre fronti agitano il governo

Lega e Movimento Cinquestelle in rotta su almeno tre fronti. Il primo riguarda il sottosegretario leghista Siri indagato per corruzione, per il quale Di Maio e’ tornato a chiedere le dimissioni. “Parlerò a quattr’occhi con Siri, poi deciderò io”, fa sapere il premier Conte, in partenza per la Cina. Clima rovente sul decreto Salva-Roma, con la fumata grigia registrata ieri notte in Cdm. “Nessun regalo alla Raggi”, commenta Salvini. Scontro infine sui migranti: gli irregolari sono 90mila secondo il ministro dell’Interno. Nel contratto di governo disse che erano 500mila, replica il Movimento.

Ex Ilva Taranto blindata, Di Maio: riconquisterò fiducia

Taranto blindata a causa del tavolo permanente per il Contratto istituzionale di sviluppo, al quale siede il vicepremier Luigi Di Maio con altri quattro ministri pentastellati. In città il M5s è passato dal consenso bulgaro dopo le politiche a un sostanziale azzeramento. Il motivo è l’Ilva: promisero di chiuderla, ora è aperta e in mano a ArcelorMittal. “Farò di tutto per conquistare la fiducia dei tarantini, so che è un popolo arrabbiato e ha ragione a esserlo”, dice Di Maio.

Parla il medico di Lampedusa: l’Italia non è questa

“Né Salvini, né Minniti. Il candidato del centrosinistra alle europee Pietro Bartolo, intervistato dalla Dire, non risparmia critiche al ministro dell’Interno ma neppure all’ex titolare del Viminale, oggi schierato con lui nel centrosinistra. “L’Italia non è quella che viene rappresentata dal governo”, dice il medico di Lampedusa, secondo il quale il popolo italiano è di grandissima civiltà. Quanto a Salvini “non dà un’immagine buona dell’Italia nel mondo e ci fa vergognare” quando rifiuta di salvare le persone in mare.

Ue, flash mob per spingere i giovani a votare

Un flash mob a piazza Montecitorio per sensibilizzare i giovani sui temi europei e spingerli ad andare a votare alle elezioni del 26 maggio. I federalisti europei hanno chiamato a raccolta un centinaio di giovani provenienti da tutti gli Stati membri, candidati di ogni schieramento e diversi rappresentanti del mondo associativo, accademico e politico. “Votare è importante. E questa volta lo è ancora di più per decidere il nostro futuro”, dice la senatrice del Pd, Laura Garavini, presidente dell’Intergruppo federalista europeo a Palazzo Madama.