Politica

Finlandia: elezioni, socialdemocratici primi, tallonati dai sovranisti. Bene verdi e sinistra, arretrano i centristi

Il leader socialdemocratico finlandese Antti Rinne

Grandi sorprese riservano le urne finlandesi che ieri hanno raccolto le schede del 72% degli aventi diritto al voto. Se i socialdemocratici di Antti Rinne (che hanno avuto il 17,7% dei consensi registrando un +1,2% rispetto alla scorsa tornata), sono stati i più votati e avranno 40 seggi in Parlamento, fa notizia che i nazionalisti del Partito dei finlandesi di Jussi Halla-aho di seggi ne avranno 39 avendo avuto il 17,5% dei consensi (in realtà in lieve flessione rispetto al 2015 con -0,1%). L’altra notizia rilevante è che il partito di centro (Suomen Keskusta) del primo ministro uscente Juha Sipilä ha segnato un -7,3% fermandosi al 13,8% dei consensi, con un crollo dal primo al quarto posto e la perdita di 18 rappresentanti in parlamento. Il partito di coalizione nazionale (Kok) di Petteri Orpo, che era nella coalizione di governo, ha totalizzato il 17% dei consensi, con un calo dell’1,2% rispetto al 2015. In grande crescita invece con 11,5% delle preferenze e con un +5% di consensi i verdi di Pekka Haavisto che avranno 20 seggi. In crescita (+4,5%) anche l’alleanza di sinistra di Li Andersson votata dall’8,2% degli elettori (avrà 16 seggi). Al Partito popolare svedese andranno 9 seggi e 5 ai Cristiano democratici, forze di fatto stabili rispetto alla scorsa tornata Uscito di scena il “partito dei blu”, terzo partito della coalizione guidata da Sipilä. Si aprono ora le difficili trattative per una coalizione di governo. La Finlandia sarà presidente di turno Ue nella seconda metà del 2019, nei mesi dell’insediamento del nuovo Europarlamento e della prossima Commissione europea.