Omelia

Domenica delle Palme: Matera, messa dell’arcivescovo Caiazzo alla Ferrosud. “Non può finire la storia di questa fabbrica”

“Con voi e simbolicamente con tutto il mondo del lavoro, desidero accogliere Gesù che entra in questi luoghi di dedizione, di impegno, di sofferenza, di preoccupazioni e apprensione per il futuro. Gerusalemme non è solo una città. È il luogo dove gli uomini si ritrovano insieme, provenienti da ogni dove, per celebrare la Pasqua”. Lo ha detto l’arcivescovo di Matera, mons. Antonio Giuseppe Caiazzo, nell’omelia pronunciata durante la Messa della Domenica delle Palme celebrata, ieri, nella fabbrica metalmeccanica Ferrosud in Contrada Iesce, rivolgendosi agli operai e ai vertici aziendali. “Questi capannoni, nei quali hanno lavorato fino a 800 operai, oggi, attraverso la presenza del vescovo, sono la cattedrale, gremita da tutti voi e dalle vostre famiglie”, ha aggiunto. Rivolgendosi agli operai della Ferrosud, l’arcivescovo ha ricordato la loro chiamata “a essere per tutto il mondo del lavoro, che soffre a causa della precarietà, forza trainante che con determinazione e coraggio sostenga quanti stanno rischiando di perdere il lavoro o non riescono a trovarne uno che permetta di vivere dignitosamente”. Quindi, “novelli cirenei”. “Non può finire la storia di questa fabbrica o di altre, serrando i cancelli che chiudono ad una vita dignitosa”, ha esclamato il presule. Che ha espresso fiducia perché “i dirigenti si stanno adoperando affinché in questa Gerusalemme la pietra tombale venga rimossa perché la speranza non si spenga e si alimenti con l’olio di una progettualità concreta, capace di effetti benéfici non solo per questa azienda ma per l’intera collettività”. Infine, l’augurio agli operai di questa industria di “continuare a lottare e progettare per il bene dei lavoratori”. “So che state facendo tanto: continuate a seminare concretamente speranza”.