Giornata internazionale

Donne: Mattarella, “ancora oggi storture e disparità che le penalizzano”

(Foto: Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

“L’apporto delle donne alla crescita civile, culturale, sociale, economica del nostro Paese è stato immenso. Ma ancora oggi paghiamo storture e disparità che, penalizzando le donne, ci penalizzano come società”. Lo ha evidenziato, oggi, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo alla cerimonia, in Quirinale, per la Giornata internazionale della donna, dedicata quest’anno al tema “Mai più schiave”. “È nostro compito costante rimuovere gli ostacoli che – come ci ricorda la Costituzione -, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza, impediscono il pieno sviluppo di ogni persona umana. Sul mercato del lavoro le condizioni delle donne italiane sono ancora critiche e il tasso di occupazione femminile è insoddisfacente, soprattutto se paragonato agli altri Paesi europei, ha ricordato il capo dello Stato.
“Tanti positivi progressi sono stati compiuti – ha ammesso -, ma la scarsa condivisione del lavoro di cura in famiglia e il permanere di alcune rigidità nei ruoli domestici restano tra le cause delle difficoltà di accesso delle donne al mercato del lavoro. Sono dunque necessarie politiche pubbliche volte ad ampliare la base occupazionale, ma avvertiamo anche il bisogno che la crescita culturale continui; e che si rimuovano antichi pregiudizi”.
Per Mattarella, “forme di sfruttamento, talvolta subdole, si annidano nelle rigidità sociali. Quando rallenta, o si arresta, l’ascensore sociale – e questo accade in grande misura nei periodi di crisi economica – sulle donne ricade spesso uno svantaggio ulteriore, negando opportunità soprattutto alle donne meno istruite e meno abbienti. Lo stesso tema delle diseguaglianze salariali – ingiustificabili ma tuttora presenti in misura rilevante – riguarda maggiormente proprio le donne in difficoltà e con più bassi livelli di istruzione”.
Secondo il presidente, “superare gli squilibri e le condizioni di sfruttamento, liberare la società da barriere e pregiudizi, fermare le violenze sulle donne sono le premesse per progettare insieme un mondo più giusto di donne e di uomini liberi”.