Riepilogo

Notizie Sir del giorno: strage Nuova Zelanda, “Fridays for future”, Venezuela, sciopero edili, Siria, Ue-Turchia, “A Sua Immagine”

Strage in moschee Nuova Zelanda: vescovi cattolici, “siamo inorriditi” per attentato “in un luogo e in un momento di preghiera”

Solidarietà e profonda vicinanza a tutti membri della comunità musulmana in Nuova Zelanda. È quanto hanno espresso in un comunicato i vescovi cattolici del Paese a seguito del terribile attacco contro due moschee di Christchurch, in Nuova Zelanda, durante le preghiere del venerdì. L’assalto è avvenuto verso le ore 15 (le 3 di notte in Italia) ed è stato filmato in diretta Facebook da uno degli assalitori. I morti sono 49. Quattro persone sono state tratte in arresto, tre uomini e una donna. “Ci tratteniamo in preghiera mentre ascoltiamo la terribile notizia della violenza contro i musulmani nelle moschee di Christchurch”, scrivono i vescovi neozelandesi: “Siamo profondamente grati delle relazioni positive che abbiamo con le persone islamiche in questa terra, e siamo particolarmente inorriditi che ciò sia accaduto in un luogo e in un momento di preghiera. Siamo rattristati dal fatto che persone siano state uccise e ferite. I nostri cuori si rivolgono a loro, alle loro famiglie e alla più ampia comunità. Siate certi della nostra solidarietà di fronte a tale violenza”. Il messaggio si conclude con l’invocazione alla pace, Salaam. (clicca qui)

Clima: studenti nelle piazze di tutto il mondo guidati da Greta. Migliaia di messaggi. “Il più grande sciopero nella storia dell’umanità”

“Grazie per averci svegliati, Greta”. “Credo sia il più grande sciopero nella storia dell’umanità”. “Siamo 10mila a Helsinki che scioperiamo”. “Sei magica Greta”. “Tieni duro”. “Hai ragione tu, Greta”. “Oggi si scrive la storia”. Poi una serie infinita di “ciao”: da Portogallo, Maiorca, Sudafrica, Canarie Sidney, Canada, Francoforte, Bonn, Berlino, Barcellona, Kuala Lumpur, Hong Kong, Seattle, Belgio, Kenya, Oregon, Amburgo, Bologna, Roma, Ferrara. Sono alcuni dei commenti e messaggi nell’attesa della diretta Facebook dalla piazza Mynttorget di Stoccolma dove ha palato Greta Thunberg. “Grazie ragazzi del mondo”. “Dio ti benedica”. “Una nuova fratellanza nel mondo attraverso i giovani”. “Una ragazzina deve fare quello che in trent’anni gli uomini politici non hanno saputo fare”: sono adulti forse che scrivono. Una piccola quindicenne svedese è riuscita a mobilitare il mondo. I social sono intasati di foto di giovani che hanno manifestato per il clima oggi. Greta è comparsa alle 12 sul palco con il suo impermeabile giallo. Da trenta venerdì si mette davanti al parlamento a Stoccolma e sciopera con il suo cartello. Oggi sulla piazza con lei centinaia di giovani. Poche frasi in svedese, con voce ferma. Poi un’altra ragazza sul palco ha chiesto “un minuto di silenzio per le persone che hanno perso la vita per la crisi del clima”. (clicca qui)

Venezuela: mons. Fernández (segretario Cev), “Paese prostrato da blackout. Caritas distribuisce pastiglie per depurare acqua, c’è rischio epidemie”

A una settimana di distanza dall’inizio del blackout che ha lasciato al buio tutto il Paese, in alcune zone per più di 5 giorni, l’erogazione dell’energia è tornata quasi alla normalità in tutto il Paese. “Ma la situazione di sofferenza per la maggior parte della popolazione continua a essere grande”, spiega al Sir mons. José Trinidad Fernández, segretario generale della Conferenza episcopale venezuelana e vescovo ausiliare di Caracas, che da Bogotá (Colombia), dove si trova per l’incontro del Consiglio episcopale latinoamericano, traccia un rapido bilancio di queste giornate, alla vigilia di un ulteriore pronunciamento ufficiale della Cev. “Il blackout che ha sofferto tutto il Paese si deve alla mancata manutenzione della piattaforma del Gurí, il principale generatore di energia del Paese precisa il presule -. Purtroppo, durante il blackout non sempre hanno funzionato le piastre di emergenza degli ospedali e si sono registrate delle vittime. Inoltre, moltissimo cibo, senza frigoriferi, è deperito, peggiorando la già precaria situazione alimentare del Paese. In molti casi l’acqua sta scarseggiando, manca il cibo per i pasti e quel che è peggio non si vede una soluzione a breve termine”. Mons. Fernández conferma che la Chiesa, attraverso la Caritas, resta in prima linea per fronteggiare l’emergenza: “Oltre agli abituali aiuti, la Caritas sta distribuendo delle pastiglie per depurare l’acqua. C’è un forte rischio che si diffondano epidemie, che potrebbero colpire i bambini e persone già debilitate”. (clicca qui)

Sciopero edili: Furlan (Cisl), “sbloccare i cantieri e rilanciare l’occupazione”

“Quella di oggi è una grande piazza, una grande manifestazione di uomini e donne di un settore importante per la crescita del Paese”. Così la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, oggi in piazza del Popolo a Roma con la Filca Cisl ed i lavoratori edili di tutti i comparti del settore mobilitati da oltre un mese con assemblee, presidi, manifestazioni in tutti i territori, per lo sciopero unitario indetto dalle federazioni di categoria Fillea-Cgil, Filca-Cisl e Feneal-Uil a sostegno della richiesta di rilancio del settore, per l’occupazione e gli investimenti. “Quello delle costruzioni, è il settore che più ha sofferto della crisi con un’emorragia di 600mila posti di lavoro e migliaia di aziende chiuse e fallite”, ha ricordato Furlan: “Le infrastrutture sono un volano per la crescita. Per ogni euro investito ne sviluppano tre. Il nostro è un Paese che ha bisogno di infrastrutture per collegare nord e sud ma anche per collegarsi con il resto dell’Europa, ha bisogno di interventi infrastrutturale per mettere in sicurezza il territorio. Bisogna sbloccare le 600 opere bloccate. Occorre una svolta – ha ribadito – per sbloccare i cantieri e rilanciare l’occupazione in questo settore fondamentale per il Paese”. (clicca qui)

Siria: Caritas Italiana, 63 progetti con un investimento di oltre 6 milioni di euro dall’8×1000

“63 progetti con un investimento complessivo di oltre 6 milioni di euro, provenienti da donazioni e dall’otto per mille alla Chiesa Cattolica”: è l’impegno messo in campo dalla Caritas italiana in Siria ed è riportato all’interno di un Dossier che la stessa Caritas ha diffuso oggi 15 marzo, a otto anni dall’inizio del conflitto. Tali fondi, spiega la Caritas, “sono stati destinati ad aiuti di urgenza, all’istruzione, alla costruzione di percorsi di pace e riconciliazione, ad interventi sanitari, alla riabilitazione socio-economica, all’accompagnamento e alla formazione delle organizzazioni locali. Nel 2019, oltre a interventi a carattere umanitario in tutti i Paesi coinvolti, l’impegno in Siria si focalizza anche su un progetto nazionale che vede protagonisti i giovani siriani, proprio con l’obiettivo di offrire loro opportunità di riconciliazione, attraverso corsi di formazione professionale”. Il Dossier riporta anche un dato fornito da una recente indagine del Dicastero per lo Sviluppo Umano Integrale, secondo la quale “nei Paesi più toccati dalla crisi siriana e irachena (Siria, Iraq, Libano, Giordania, Turchia, Egitto, Cipro) l’intera rete ecclesiale nel biennio 2017-2018 è riuscita a mettere a disposizione circa 516 milioni di dollari, portando aiuto a 3,9 milioni di persone nel solo 2018, attraverso una distribuzione su vasta scala di viveri, il sostegno sanitario, la fornitura di alloggi, il supporto all’istruzione, il ripristino di attività produttive”. (clicca qui)

Ue-Turchia: Consiglio di associazione, “Ankara più lontana, negoziati di adesione a un punto morto”

(Bruxelles) “La Turchia si sta allontanando ulteriormente dall’Ue e i negoziati di adesione sono giunti a un punto morto”. È quanto si legge nel comunicato stampa diffuso oggi al termine della 54ª riunione del “Consiglio di associazione Ue-Turchia”, presieduta dall’Alto rappresentante dell’Ue, Federica Mogherini, a Bruxelles con Mevlüt Çavusoglu, ministro degli affari esteri e capo negoziatore della Turchia. L’Ue è perplessa per “il persistente e profondamente preoccupante arretramento nei settori dei diritti fondamentali e dello stato di diritto” oltre che per il deterioramento dell’indipendenza e del funzionamento del sistema giudiziario”. L’Ue “deplora” poi “la crescente pressione sulla società civile” e “la riduzione del suo spazio” con riferimento a “arresti diffusi”, “ricorrenti divieti alle dimostrazioni e altri tipi di riunioni”. Dall’Ue l’invito a “revocare con urgenza tutte le misure che hanno un impatto negativo” in questi ambiti. “Profonda preoccupazione” da parte Ue anche per l’intenzione turca di “perforazione pianificate nella zona economica esclusiva di Cipro”. Resta “cruciale” la questione dell’occupazione di una parte dell’isola di Cipro da parte di Ankara. (clicca qui)

“A Sua Immagine”: Carlo Conti ospite domani, “per me la famiglia è sempre stata importantissima”

Il conduttore televisivo Carlo Conti, tra i più popolari volti della rete ammiraglia Rai, è ospite della trasmissione “A Sua Immagine. Le ragioni della speranza” sabato 16 marzo con don Davide Banzato. Alle ore 16.15 su Rai Uno, dopo lo spazio talk iniziale condotto da Lorena Bianchetti (dalle 15.55), Carlo Conti incontra don Banzato a Firenze, nella suggestiva cornice dell’Ospedale degli Innocenti, capolavoro del Rinascimento, impegnato dal 1445 nella tutela dei diritti dei minori e nella loro cura. “Per me la famiglia – dichiara Conti – è sempre stata una cosa importantissima. E ho sempre detto che era nei miei obiettivi. Per fortuna la persona giusta era ancora lì che mi aspettava”. “Le ragioni della speranza” è l’appuntamento dedicato al commento del Vangelo della domenica, spazio fisso del sabato pomeriggio di “A Sua Immagine”, programma realizzato dalla Rai e dalla Conferenza episcopale italiana da oltre vent’anni, che porta la firma di Laura Misiti e Gianni Epifani, con la conduzione di Lorena Bianchetti. (clicca qui)