Riepilogo
Elezioni europee: proiezioni risultati elettorali. In Italia cresce ancora la Lega, calano M5S e Pd
Cresce ancora la Lega (33,3% di voti, 28 seggi), calano i Cinquestelle (24,3%, 21 seggi), ritocco al ribasso per il Pd (16,9% con 14 seggi), lieve aumento per Forza Italia (9,1%, ottiene 8 seggi), stabile Fratelli d’Italia (4,4%, per 4 seggi). Tutte le altre forze politiche restano sotto allo sbarramento del 4%. Lo si evince dalle nuove proiezioni in vista del rinnovo del Parlamento europeo, che in Italia si terrà il 26 maggio (in Europa si vota dal 23 al 26 maggio), rese note oggi a Bruxelles. A meno di quindici giorni dalla prima proiezione, l’ufficio studi dell’Eurocamera e l’ufficio stampa diffondo proiezioni che sono effettuate rielaborando quelle di autorevoli istituti demoscopici nei 27 Paesi dell’Unione. Dal confronto con i dati precedenti, l’Italia si conferma, assieme all’Ungheria, il Paese più euroscettico d’Europa. In tutti gli altri Stati le proiezioni confermano maggioranze elettorali a partiti a vario titolo considerati “europeisti”. Le scorse proiezioni – per un confronto – assegnavano i seguenti risultati alle forze politiche italiane: Lega primo partito con 27 seggi a Strasburgo (su 76 eurodeputati italiani) e una percentuale di voti pari al 32,4%. Al secondo posto si collocava il Movimento 5 Stelle con 22 seggi (25,7% di voti); poi il Partito democratico, con 15 seggi (17,3%). Forza Italia raggiungeva l’8,7% di consensi, con 7 seggi. Fratelli d’Italia era accreditato di 4 seggi (4,4%). (clicca qui)
Produzione e commercio armi: card. Bassetti, “cultura di pace alternativa a quella che affida alle armi la sicurezza sociale”
“In clima di dialogo ecumenico tra le Chiese e di dialogo costruttivo tra tutti gli uomini di buona volontà, auspico che possiate contribuire a creare una cultura della pace, davvero alternativa a quella che affida alle armi il tema della sicurezza sociale”. Lo scrive il presidente della Cei, il card. Gualtiero Bassetti, nel saluto inviato al convegno su “Produzione e commercio di armamenti: le nostre responsabilità. Le Chiese e la società civile per un’economia di pace”, in corso oggi a Roma. Un “grande problema”, lo definisce il porporato, che ricorda l’impegno di Papa Francesco nel denunciarlo. “Il commercio delle armi ha l’effetto di complicare e allontanare la soluzione dei conflitti”, sono le parole del Papa citate dal cardinale. “Un commercio – aggiunge il presidente della Cei – che quasi sempre si sviluppa a scapito dei poveri e si attua persino al di fuori della legalità”. Il card. Bassetti esprime poi un ringraziamento “per il vostro impegno a sensibilizzare i credenti e l’intera comunità nazionale”. Il suo auspicio è che “questo giorno di incontro dia luogo a una nuova stagione di coraggiose proposte contro la crescita degli armamenti e per la loro riduzione”. “Ogni vero investimento economico, infatti, è al servizio della vita, genera cultura, promuove relazioni, incentiva lavoro sostenibile e ‘decente’”. (clicca qui)
Abusi: Svizzera, vescovi approvano modifiche a Linee Guida. Norme più severe su obbligo di denuncia
I vescovi svizzeri inaspriscono le direttive in materia di abusi sessuali stabilendo un obbligo praticamente assoluto di denuncia alla giustizia, sopprimendo “il diritto di veto” anche se richiesto dalla vittime stessa. È quanto hanno deciso i presuli riuniti in Assemblea plenaria dove hanno messo a punto una nuova edizione delle “Linee guida della Conferenza episcopale svizzera e dell’Unione dei Superiori religiosi della Svizzera in materia di abusi sessuali nel contesto ecclesiale”. Le modifiche, che entreranno in vigore il 1° marzo 2019, riguardano sia l’aggiunta della prevenzione sia il rafforzamento dell’obbligo di denuncia. Le linee guida stabilivano che una vittima adulta potesse far valere una sorta di “diritto di veto”, opponendosi alla decisione dei vescovi, vicari generali e superiori maggiori di depositare una denuncia alla giustizia. D’ora in poi, la vittima adulta non avrà più questo “diritto” e gli organi competenti della Chiesa dovranno denunciare agli organi pubblici competenti tutti i reati di cui vengono a conoscenza. La regola era stata adottata finora su raccomandazione dei terapeuti che avevano chiesto una possibilità di “veto” per le vittime. “Tuttavia – si legge nel comunicato finale della Assemblea plenaria -, la pratica ha dimostrato che permaneva il rischio di soffocare un caso, oltre a mettere in pericolo altre potenziali vittime in futuro. Ciò che non è cambiato è l’obbligo incondizionato di denunciare qualsiasi sospetto di atti pedofili su minori”. I vescovi inaspriscono, inoltre, le disposizioni prese per la prevenzione che dovrà diventare sempre “più sistematica” attraverso l’adozione di misure concrete. Le nuove procedure prevedono, ad esempio, “cambiamenti nella definizione dei contratti” per i lavoratori che sono impiegati in uffici ecclesiali. (clicca qui)
Economia circolare: Italia prima in Europa ma stiamo rallentando mentre gli altri corrono
L’Italia è prima in Europa per economia circolare. Il suo indice complessivo di circolarità, ovvero il valore attribuito secondo il grado di uso efficiente delle risorse, utilizzo di materie prime seconde e innovazione nelle categorie produzione, consumo, gestione rifiuti, è infatti 103. Al secondo posto nella classifica delle cinque principali economie europee si piazza ben distanziato il Regno Unito (90 punti), seguito da Germania (88), Francia (87), Spagna (81). Ma c’è poco da riposare sugli allori: la nostra corsa verso i traguardi della circolarità rischia di arrestarsi, mentre quella degli altri grandi Paesi del continente sta prendendo slancio anche grazie al nuovo pacchetto di direttive approvato nel luglio scorso. È quanto emerge dal primo Rapporto nazionale sull’economia circolare in Italia 2019, realizzato dal Circular Economy Network – rete promossa dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile e 13 aziende e associazioni di impresa – e da Enea, e presentato oggi a Roma in occasione della Conferenza nazionale sull’economia circolare organizzata dal Circular Economy Network. L’Italia, in confronto alle valutazioni 2018, ha infatti conquistato solo 1 punto in più (l’anno scorso l’indice complessivo di circolarità era di 102 punti), mentre altri Paesi hanno raggiunto risultati più grintosi: la Francia, che aveva totalizzato 80 punti ne ha aggiunti 7; la Spagna ha scalato la classifica partendo dai 68 punti della scorsa annualità, guadagnandone ben 13. “Se non si recepiscono pienamente le politiche europee, facendo tra l’altro partire i decreti che tecnicamente regolano il trattamento e la destinazione di quelli che finora sono considerati rifiuti e che invece possono diventare una risorsa per la manifattura italiana – avvertono i promotori del Rapporto –, rischiamo di perdere non solo un primato ma un’occasione di rilancio economico fondamentale”. (clicca qui)
Parlamento europeo: conclusa la visita di Tajani negli Usa. “Cooperare in settori chiave come commercio, spazio, difesa”
(Bruxelles) “L’Unione europea e gli Stati Uniti devono lavorare assieme per fermare la concorrenza sleale cinese, siamo alleati naturali. Inoltre occorre cooperare di più in settori chiave come lo spazio, la difesa, la lotta contro il terrorismo e il controllo dell’immigrazione”. Con gli incontri di ieri a New York si è conclusa la visita di tre giorni del presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, negli Stati Uniti. Mercoledì Tajani era a Washington dove ha incontrato il ministro del Commercio Wilbur Ross per discutere di temi globali e per rafforzare l’alleanza transatlantica sul commercio. “È stato un incontro molto positivo – commenta Tajani –, l’obiettivo comune è quello di eliminare i dazi doganali che separano Europa e Stati Uniti. Le barriere commerciali non sono nell’interesse di nessuno, e mi riferisco in particolare al settore auto. Siamo d’accordo sulla necessità di difendere la competitività della nostra industria e la sua capacità di creare lavoro”. Nel programma della visita erano compresi l’incontro con il segretario generale dell’Organizzazione degli Stati America Luis Almagro per discutere della drammatica in Venezuela, la visita al cimitero nazionale di Arlington per deporre una corona di fiori e commemorare la tomba del milite ignoto. Poi il presidente in Campidoglio ha incontrato la portavoce della Camera dei Rappresentanti Nancy Pelosi. Nel bilaterale, Tajani e Pelosi hanno discusso di commercio, sicurezza, antisemitismo, diritti umani, democrazia e protezione dell’integrità delle elezioni. (clicca qui)
Messico: presidente e segretario vescovi ricevuti dal Papa. Si è parlato anche di impegno per la pace
“Abbiamo parlato dell’esperienza della partecipazione del presidente Cem all’incontro sulla protezione dei minori e su tutte le azioni raccomandate. Abbiamo dialogato della difficile realtà che vivono i fratelli migranti nel passaggio attraverso il nostro territorio nazionale e dell’aiuto offerto dalla Chiesa. Infine, abbiamo condiviso il lavoro che sta facendo la Chiesa cattolica specialmente nel tema della costruzione della pace in Messico”. Così mons. Rogelio Cabrera López, presidente della Conferenza episcopale messicana e arcivescovo di Monterrey, e mons. Alfonso Gerardo Miranda Guardiola, segretario generale, che in una nota informano di aver incontrato Papa Francesco in udienza e di aver parlato di vari temi. I vescovi, che in quest giorni si trovano a Roma, hanno inoltre consegnato al Papa una copia del Progetto globale di pastorale 2031-2033 elaborato su specifica richiesta del Santo Padre. Francesco, riferiscono i presuli, “ha ascoltato e dialogato attentamente con noi e ci ha chiesto di dare un saluto con tutto il cuore al popolo messicano, al quale ha paternamente inviato la sua benedizione”. (clicca qui)
Cyberbullismo: Ruo (presidente Cammino), necessario “un aggiornamento mediatico da parte dei genitori”
“Gli strumenti di contrasto del bullismo e del cyberbullismo non possono essere limitati all’intervento penale, sia pure con le peculiarità del procedimento penale minorile, ma devono concentrarsi sempre di più sugli aspetti educativi e di recupero”. Lo ha detto oggi a Roma Claudio De Angelis, già procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Roma, nell’ambito del convegno “Cyberbullismo: dal fenomeno alle strategie di contrasto” promosso dall’Unione dei giuristi cattolici italiani. Per De Angelis, nella prevenzione del fenomeno è “oggi più che mai necessaria un’azione educativa che coinvolga istituzioni e famiglie”. Un responsabilità delle famiglie richiamata anche da Maria Giovanna Ruo, presidente di Cammino (Camera nazionale avvocati per la persona, le relazioni familiari e i minorenni). “Oggi c’è una perdita di autorevolezza e quindi di autorità da parte degli adulti – ha detto -, perché non sono in grado di dominare gli strumenti della rete”. Ruo ha quindi ricordato l’importanza di “un aggiornamento mediatico da parte dei genitori”, anche in relazione all’uso che gli stessi fanno del web e delle immagini dei propri familiari: “Troppo spesso vedo madri o padri inviare via social le immagini dei loro figli. È necessario un utilizzo assennato e responsabile delle foto dei minori”. (clicca qui)