Internet e minori
“La legge italiana (Legge 29 maggio 2017, n. 71, ndr) è in linea con le indicazioni internazionali che arrivano dal Parlamento europeo agli Stati membri”. Lo ha detto oggi Lorenzo Salazar, sostituto procuratore generale presso la Procura generale della Corte d’appello di Napoli, intervenendo al convegno “Cyberbullismo: dal fenomeno alle strategie di contrasto”, promosso a Roma dall’Unione dei giuristi cattolici italiani. Per Salazar, anche se non c’è “uno strumento internazionale vincolante nella prevenzione del cyberbullismo c’è comunque un forte interesse da parte dell’Unione europea, dato dal fatto che questo fenomeno interessa tutti gli Stati membri e in particolare quelli del Nord Europa”. Pur riconoscendo “una multidisciplinarietà di strumenti nell’approccio alla lotta e alla prevenzione del cyberbullismo – ha spiegato Salazar – il Parlamento europeo ha invitato tutti i Paesi a mettere in campo centri di raccolta dati specializzati, a sostenere le vittime e a creare momenti di educazione nelle scuole”. Una prevenzione scolastica, ha affermato Ernesto Lupo, primo presidente emerito della Suprema Corte di Cassazione, che “deve essere affiancata anche da un’educazione familiare”, anche “se il cyberbullismo non è più solo un fenomeno che interessa i minori, ma anche i maggiorenni e a volte gli adulti”.