Internet e minori
“Gli strumenti di contrasto del bullismo e del cyberbullismo non possono essere limitati all’intervento penale, sia pure con le peculiarità del procedimento penale minorile, ma devono concentrarsi sempre di più sugli aspetti educativi e di recupero”. Lo ha detto oggi a Roma Claudio De Angelis, già procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Roma, nell’ambito del convegno “Cyberbullismo: dal fenomeno alle strategie di contrasto” promosso dall’Unione dei giuristi cattolici italiani. Per De Angelis, nella prevenzione del fenomeno è “oggi più che mai necessaria un’azione educativa che coinvolga istituzioni e famiglie”. Un responsabilità delle famiglie richiamata anche da Maria Giovanna Ruo, presidente di Cammino (Camera nazionale avvocati per la persona, le relazioni familiari e i minorenni). “Oggi c’è una perdita di autorevolezza e quindi di autorità da parte degli adulti – ha detto -, perché non sono in grado di dominare gli strumenti della rete”. Ruo ha quindi ricordato l’importanza di “un aggiornamento mediatico da parte dei genitori”, anche in relazione all’uso che gli stessi fanno del web e delle immagini dei propri familiari: “Troppo spesso vedo madri o padri inviare via social le immagini dei loro figli. È necessario un utilizzo assennato e responsabile delle foto dei minori”.