Nota
“Sto molto bene, con la coscienza pulita e in pace. Allo stesso tempo, vi auguro di continuare a pregare per me e anche per le persone che non parlano sempre bene degli altri, perché possano sperimentare il perdono, la riconciliazione e la pace nei loro cuori”. Lo afferma, in un breve messaggio all’arcidiocesi, l’arcivescovo di Rio de Janeiro, card. Orani João Tempesta, in seguito alle accuse di corruzione rivolte all’arcidiocesi carioca da parte di un ex sacerdote, a suo tempo collaboratore del cardinale Tempesta, Wagner Augusto Portugal. Secondo tali accuse, la chiesa di Rio sarebbe stata parte della rete di corruzione messa in atto dall’allora governatore Sérgio Cabral, attraverso il ricevimento di risorse illecite per servizi nell’ambito sanitario e per la Campagna Pro Salute nel 2013. “Ringrazio per tutte le manifestazioni affettuose che mi sono arrivate in questi giorni – prosegue il cardinale -, di fiducia, di speranza, avendo come riferimento la certezza di quello che, come arcivescovo di Rio de Janeiro, ho realizzato e fatto. La nostra arcidiocesi, la nostra casa, è aperta a tutti. Ricevo sempre ogni persona, e mi reco in molti posti per condividere gioie, dolori, sofferenze. Questa relazione non esclude alcuna persona. Tutti sono testimoni e, proprio per questa ragione, in questa impazienza di cercare di servire, continueremo sempre a essere giudicati, spesso in modi non molto corretti”. Anche l’Associazione San Francesco d’Assisi nella Provvidenza di Dio, che gestisce l’ospedale San Francesco nella Provvidenza di Dio, respinge in una nota “con veemenza” le accuse, specificando di aver gestito tra il 2012 e il 2016 un solo contratto con lo Stato di Rio, chiuso per inadempienza finanziaria dello Stato stesso.