Riepilogo

Sir: principali notizie dall’Italia e dal mondo. Usa, Trump al Congresso, il muro con il Messico sarà costruito. Roma, Manuel ha una lesione al midollo, non camminerà

Usa. Trump al Congresso, il muro con il Messico sarà costruito, “salva vite umane”

Nel suo discorso ieri al Congresso, il presidente Usa assicura: sul muro con il Messico non si cede, “sarà costruito” perché “ abbiamo il dovere morale di creare un sistema immigratorio che protegga le vite e il lavoro dei nostri cittadini. Il muro salva vite e rende l’America più sicura”. Alle sue spalle la speaker della Camera Nancy Pelosi ancora una volta scuote la testa. E quando Trump parla di “terribile invasione in arrivo” in aula si leva anche qualche risatina. Trump difende poi la sue scelte di politica estera, soprattutto dopo che il Senato con il voto dei repubblicani ribelli ha votato contro il ritiro da Siria e Afghanistan prima della sconfitta definitiva di al Qaida e dell’Isis: “Basta guerre senza fine”, insiste Trump. Quindi arriva l’annuncio ufficiale del secondo storico summit con il leader nordcoreano Kim Jong-un: “Sarà il 27 e 28 febbraio in Vietnam”, afferma, spiegando come “senza di me oggi saremmo in guerra”.

Roma. Manuel ha una lesione al midollo, non camminerà

Roma si stringe nel dolore e nello choc: Manuel non potrà più camminare. Il nuotatore ventenne, ferito in un agguato all’Axa nel quadrante sud di Roma, forse a causa di uno scambio di persona ha “una lesione midollare completa”. “Questo purtroppo vuol dire che al momento consideriamo che non possa esserci una ripresa funzionale del movimento delle gambe”. Lo ha detto il professore Alberto Delitala, direttore del Dipartimento di Neuroscienze del San Camillo di Roma, in merito alle condizioni del nuotatore Manuel Bortuzzo. Continuano intanto le indagini per dare un volto ai due uomini a bordo dello scooter da cui è partito il colpo di pistola. Si indaga negli ambienti della criminalità che gravita ad Acilia, anche tra le case popolari del quartiere nel quadrante sud di Roma, per risalire ai due uomini.

Elezioni europee. Summit a Parigi tra Di Maio e il leader dei gilet gialli

L’avvio di un dialogo con i gilet gialli per dare slancio alla campagna per le Europee. In un albergo dell’hinterland meridionale di Parigi, Luigi Di Maio incassa una bozza di accordo con Christophe Chalencon, leader dell’ala dura del movimento transalpino e, soprattutto, con quella parte dei gilet gialli che scenderà in campo – con la lista Ric (referendum d’iniziativa polare) – il 26 maggio. “Il vento del cambiamento ha valicato le Alpi”, esulta il vicepremier sottolineando le battaglie in comune con i gilet gialli: dall’ambiente alla democrazia diretta fino ai diritti sociali e al no alla Tav. Si tratta, invero, solo dell’ala più dura, guidata da Chalencon, 52enne fabbro di professione, considerato il leader dei “gilet gialli liberi” e teorico di una vera e propria guerra civile, con tanto di sostituzione dell’attuale ministro dell’Interno francese con un esponente militare. Poco dopo, non a caso, uno dei principali – e più noti – leader dei gilet gialli, Eric Drouet, disconosce qualsiasi “iniziativa politica” fatta a nome del movimento.

Brexit. Nuove proposte May sul back-stop per uscire il 29 marzo con accordo

Theresa May intende illustrare giovedì a Bruxelles “nuove proposte” per provare a superare l’impasse sul back-stop, il meccanismo vincolante di salvaguardia del confine aperto in Irlanda che Westminster contesta. Lo ha detto un portavoce di Downing Street, senza entrare nel merito, dopo il consiglio dei ministri e prima d’una visita oggi della premier a Belfast. Ai colleghi di governo May ha confermato che la Brexit scatterà il 29 marzo, come previsto, pur insistendo sull’obiettivo d’arrivare a un accordo di divorzio. Il governo britannico conferma il suo “impegno assoluto” per il rispetto dell’accordo di pace del Venerdì Santo e per il mantenimento di un confine senza barriere fra Irlanda del Nord e Irlanda anche dopo la Brexit.