Dichiarazione

Economia: Tajani sulle previsioni della Commissione, “anticipazioni allarmanti. Serve un cambio di marcia. Non ci sarà alcun boom”

(Bruxelles) “Se verranno confermati dalla Commissione europea, i dati che circolano sono molto allarmanti”. Antonio Tajani, presidente del Parlamento Ue, commenta le indiscrezioni circolate oggi sulle Previsioni economiche che il commissario Moscovici presenterà domani mattina. Per l’Italia si parla di un taglio delle previsioni di crescita per il 2019 dall’1,2% dello scorso autunno allo 0,2%. “Non è una sorpresa – dice Tajani – e bisognava fare una manovra assolutamente diversa da quella che è stata fatta, a favore della crescita, per la contrazione della pressione fiscale, con aiuti alle piccole e medie imprese, aiuti ai giovani che intendono dar vita a un’attività lavorativa, infrastrutture… Non si è fatto nulla di tutto questo”. “Purtroppo la situazione rischia di creare un peso enorme sulle spalle degli italiani. Bisognava pensarci prima. Adesso è importante correre ai ripari e serve un’inversione di tendenza in tempi veloci”. Il presidente dell’Euroassemblea aggiunge: “Purtroppo non ci sarà il boom economico che era stato annunciato dal governo”. Serve una manovra aggiuntiva? “A questo punto sembra inevitabile”, risponde Tajani. “Siamo già in recessione, la situazione economica” dell’Italia “mi preoccupa molto, anche perché il contesto” internazionale “non è roseo. Ma l’Italia rischia addirittura di essere in coda alla classifica europea”. Tajani sostiene che occorre realizzare “una politica economica completamente diversa”.
“Non si risolvono i problemi di un grande Paese con il reddito di cittadinanza, non si risolvono bloccando le infrastrutture e nemmeno aumentando la pressione fiscale. Serve una politica espansiva; i soldi del reddito di cittadinanza si potrebbero utilizzare per abbattere il cuneo fiscale e per fare assumere i giovani”. “Assomigliamo sempre più al Venezuela di Maduro che a una grande democrazia occidentale”.