Conferenza a Bruxelles

Economia sociale: Gentile (Parlamento Ue), “modello efficace perché connette territori, persone ed economia”

(Bruxelles) “L’economa sociale è un modello efficace perché connette territori, persone ed economia” e quanto questo Parlamento europeo riconsegna all’opinione pubblica al termine del mandato, sono “segnali positivi” in questo ambito, a partire dalla definizione del pilastro sociale europeo ai programmi Junker per gli investimenti e il più recente InvestEu. È l’eurodeputata Elena Gentile nel momento conclusivo dell’evento su “Economia sociale per il futuro dell’Ue” organizzato da Social Economy Europe (See), in collaborazione con l’inter-gruppo su economia sociale, a lanciare un “messaggio” per il futuro dell’Europa. “Occorre riallineare i sistemi nazionali per rendere europeo il profilo generale” dell’economia sociale. Amarezza nelle parole di Gentile per l’esperienza attuale dell’Italia dove “è stata amputata la storia e 100mila posti di lavoro, colpendo il modello più efficace messo in piedi per l’accoglienza, lo Sprar”, che coniugava territori, persone e bisogni in una cornice economica. Da Sofia Ribeiro (eurodeputata) l’appello a che si arrivi a “dare più potere all’economia sociale”: “la gente è favorevole al modello di economia sociale, meno i politici”. Ciò vale anche per il Parlamento, mentre la Commissione avanza lentamente su questo tema. Da Ribeiro l’appello alla “mobilitazione” durante la campagna elettorale, perché il tema entri con forza nel programma del prossimo Parlamento. Alain Coheur, vicepresidente See, conclude invitando a “mostrare che l’economia sociale” è “un’economia plurale, con modi di funzionamento e valori propri ed efficaci”.
“Siamo imprese, ma diverse, più attente a valori basati sul rispetto, giustizia, solidarietà”, così Coheur. “È modello di sviluppo portatore di coesione sociale”, e “non permetteremo al discorso populista di spezzarla”. Alla futura Commissione si chiede un commissario europeo con delega all’economia sociale, la concretizzazione di un vero piano d’azione globale e coerente. Al futuro Parlamento Ue invece la richiesta di rinnovare l’intergruppo (cosa non scontata) e di esigere, interrogando i candidati commissari che “l’economia sociale sia un tema del futuro politico dell’Europa”.