L'Osservatore Romano

Incontro abusi in Vaticano: Monda, “Chiesa deve abbassarsi e toccare le ferite dei minori che gridano giustizia”

La Chiesa “fedele a Gesù” deve “abbassarsi. Farlo sempre e soprattutto oggi di fronte ai minori abusati con le loro ferite che gridano giustizia”. Abbassarsi e toccarne le ferite. Lo afferma, nell’editoriale odierno de L’Osservatore Romano, il direttore Andrea Monda. ripercorrendo le due prime giornate dell’incontro su “La protezione dei minori nella Chiesa” in corso in Vaticano. Monda ricorda l’intensa relazione del card. Antonio Tagle, arcivescovo di Manila e presidente di Caritas Internationalis, che ha affermato che “nessuno può dire ‘Mio Signore e mio Dio’, la più forte affermazione di fede di tutto il Vangelo, se non ha prima il coraggio di guardare e di toccare le ferite di Cristo”. “Chi per paura chiude gli occhi di fronte alle ferite – sostiene Monda – non può rivendicare il diritto di essere inviato ad annunciare il Vangelo. E le ferite di Cristo coincidono con quelle degli uomini, con quelle dei piccoli vittime delle violenze”. Pertanto, senza questa dimensione, “pur portando alla messa a punto di strategie operative e di prassi concrete per rispondere alla crisi legata agli abusi sessuali”, l’incontro voluto dal Papa “risulterebbe un’operazione grandiosa quanto priva di senso” come “ha ribadito efficacemente nel suo intervento del secondo giorno il cardinale Cupich di Chicago: ‘Nessuno degli elementi strutturali che adottiamo come Chiesa sinodale, per quanto importanti, può guidarci fedelmente in Cristo a meno che non ancoriamo tutti i nostri provvedimenti al dolore penetrante di coloro che sono stati abusati e delle famiglie che hanno sofferto con loro”. Per un cattolico, conclude Monda, “viene prima la metanoia, la conversione, e poi le procedure più o meno efficaci, altrimenti si cade nel rischio paventato da Papa Francesco” nel discorso ai vescovi del Centroamerica del “funzionalismo ecclesiale” che “rappresenta una caricatura e una perversione del ministero”.