Abusi

McCarrick: card. DiNardo (vescovi Usa), “nessun vescovo è al di sopra della legge della Chiesa”

(da New York) “Nessun vescovo, per quanto influente, è al di sopra della legge della Chiesa”. Il card. Daniel DiNardo, presidente della Conferenza episcopale americana, commenta con queste parole l’annuncio del Vaticano in merito alla riduzione allo stato laicale dell’ex cardinale Theodore McCarrick. “È un segnale chiaro che nessun abuso sarà più tollerato”, ha continuato DiNardo esprimendo gratitudine a Papa Francesco per la sua decisione determinata nella direzione della guarigione della piaga dell’abuso. Il presidente dei vescovi Usa ha poi invitato le vittime a denunciare e contattare le forze dell’ordine e gli uffici predisposti nella diocesi per continuare questo percorso di riconciliazione, di cui la laicizzazione di McCarrick è “un piccolo passo, tra i tanti fatti e da fare”. Anche mons. Joseph Tobin, arcivescovo di Newark dove McCarrick ha lavorato per ben 14 anni, ha espresso la sua inquietudine nel sapere che “un dirigente della Chiesa” ha agito in modo contrario alla fede cristiana e alla sua vocazione sacerdotale. “Il decreto ha un impatto non solo sull’arcidiocesi di Newark, ma su tutta la comunità cattolica in tutto il mondo”, ha aggiunto Tobin esprimendo profonda tristezza per “la riprovevole condotta del clero che ha violato la sacra fiducia dei fedeli e ha causato danni incalcolabili alle vite e al benessere delle vittime giovani e adulte”. L’arcidiocesi di Newark ribadisce “l’impegno di mettere i sopravvissuti al centro della cura pastorale” e di attivare percorsi di guarigione per le vittime” che saranno sostenute e supportate al di là del tempo trascorso dall’abuso. “L’imposizione all’ex arcivescovo Theodore E. McCarrick dello stato laicale sottolinea la gravità delle sue azioni”, dichiara in un comunicato l’arcidiocesi di Washington, guidata anch’essa da McCarrick fino al 2006 e il cui attuale arcivescovo Donald William Wuerl si è dimesso lo scorso ottobre proprio per non aver vigilato sufficientemente sugli abusi commessi dal clero. “La nostra speranza e preghiera è che questa decisione aiuti il processo di guarigione per i sopravvissuti agli abusi e per coloro che sono delusi e disillusi da quanto fatto da McCarrick”, conclude il comunicato.