"Liberi dalla paura"

Accoglienza: p. Ripamonti (Centro Astalli) al Sir, “sempre di più si scatenano delle paure. È fondamentale incontrarsi”

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

“Per superare le paure è fondamentale incontrarsi e l’accoglienza è il luogo privilegiato per conoscersi reciprocamente e camminare insieme, costruendo così un futuro per tutti. Un futuro che necessariamente deve essere e sarà un futuro plurale, che mette insieme le esperienze delle diverse culture che caratterizzano il fenomeno migratorio globale”. Ne è convinto padre Camillo Ripamonti, presidente del Centro Astalli che, intervistato dal Sir nell’ambito del meeting “Comunità accoglienti: Liberi dalla paura”, promosso, dal 15 al 17 febbraio a Sacrofano (Rm) da Caritas italiana, Centro Astalli e Fondazione Migrantes, a cui hanno partecipato 500 persone provenienti da 38 nazioni e 90 diocesi italiane, ha sottolineato come “l’accoglienza sia la via preferenziale per il futuro”. “Questo meeting ha una grande importanza in questo momento storico per il mondo, dove il tema delle migrazioni ha assunto caratteri globali, ma ha anche una certa importanza per la nostra Europa e per il nostro Paese – ha spiegato padre Ripamonti -. Sempre di più si scatenano delle paure legate alla non conoscenza del fenomeno: la paura della gente comune, la paura di tutti noi e non dobbiamo dimenticare la paura delle persone che arrivano nel nostro territorio, che sperimentano un mondo nuovo e una cultura nuova”. Ricordando la celebrazione eucaristica di ieri presieduta da Papa Francesco, il presidente del Centro Astalli ha richiamato l’importanza di “fare incontrare le persone e fare incontrare chi da anni ormai sta facendo l’accoglienza diffusa nel nostro territorio”. “Parrocchie, comunità religiose e famiglie – ha concluso -, dimostrano come l’accoglienza, oltre a essere possibile, è una via percorribile per il futuro del Paese”.