Riepilogo

Sir: principali notizie dall’Italia e dal mondo. Strasburgo, processo al premier Conte. Spagna, la protesta degli indipendentisti catalani

foto SIR/Marco Calvarese

Strasburgo: “processo” a Conte. “Io burattino di Lega e MS5 non lo sono”

Il premier Giuseppe Conte nel suo intervento al Parlamento europeo a Strasburgo immagina un’Europa forte “vicina ai suoi popoli”, pronta ad abbandonare la pratica di una governance soprattutto economica, come è stato negli ultimi anni. “Nessuno Stato membro europeo può da solo giocare un ruolo significativo”. Di qui l’auspicio che una voce europea unita trovi spazio anche al Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Nelle parole ieri del presidente del Consiglio centrale il tema della gestione della crisi migratoria con l’invito a mettere in pratica quanto stabilito dal Consiglio europeo dello scorso giugno. Un’Europa, dice Conte, che se vuole farsi promotrice di nuovi valori deve cambiare il suo approccio verso l’Africa investendo sulla collaborazione per e sul continente. Infine il passaggio sulla crisi con la Francia. In un’intervista a Europhonica rassicura: “Un singolo episodio non cambia i solidi rapporti i tra i due Paesi”. Ai leader dei liberali Verhofstadt (“Conte burattino di Salvini e Di Maio”) e dei socialisti Bulman che lo hanno attaccato, Conte risponde: “Io burattino non lo sono. Interpreto e sono orgoglioso di rappresentare un intero popolo”. alvini difende il premier italiano e parla di insulti vergognosi.

Spagna: processo agli indipendentisti, la protesta dei catalani

“L’autodeterminazione di un popolo è un diritto. Un diritto che lo Stato spagnolo sta violando”. A difesa di questa tesi migliaia di persone si sono radunate a Barcellona e in altre città catalane per protestare contro il processo ai leader indipendentisti catalani accusati di sovversione e altri reati. La protesta è la prima di una serie lunga un mese, sabato a Barcellona è previsto un assembramento ancora più imponente. Manifestazioni si sono tenute anche a Madrid, davanti alla corte suprema. Nella piazza di Barcellona, poi, alla presenza di tutte le associazioni indipendentiste, è stato letto un manifesto con un messaggio chiaro per Madrid: dopo il processo ai leader indipendentisti nulla più sarà uguale, comunque vada, il processo marcherà il futuro della Catalogna.

Eliseo: telefonata Macron-Mattarella, legami importanti

“Il presidente francese Emmanuel Macron si è intrattenuto oggi al telefono con il capo dello Stato italiano Sergio Mattarella, dopo il richiamo per consultazioni dell’ambasciatore di Francia in Italia”. Lo riferisce una nota dell’Eliseo. “I due presidenti hanno riaffermato l’importanza per entrambi i Paesi della relazione franco-italiana, nutrita da legami storici, economici, culturali e umani eccezionali”, si legge nella nota. “La telefonata di questa sera del presidente Macron al presidente Mattarella conferma quello che andiamo ribadendo da giorni: i rapporti tra Italia e Francia sono così solidi da un punto di vista storico, culturale ed economico che non possono certo essere messi in discussione da singoli episodi”, afferma il premier Giuseppe Conte.

Venezuela: governo italiano chiede nuove elezioni ma Maduro risponde no

È stata approvata la mozione del governo italiano sul Venezuela. Affrontare la crisi umanitaria, condannare le violenze, favorire l’impegno della diplomazia per ottenere nuove elezioni in Venezuela: sono questi in sintesi i punti chiave della risoluzione di maggioranza presentata alla Camera dopo le comunicazioni del ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi che così si è espresso in aula: “Il governo ritiene che le elezioni presidenziali dello scorso mese di maggio in Venezuela siano inficiate nella loro correttezza, legalità ed equità e dunque non attribuiscano legittimità democratica a chi ne sarebbe risultato vincitore: Nicolas Maduro. Di conseguenza il governo chiede con fermezza nuove elezioni presidenziali nei tempi più rapidi possibili”. Nicolas Maduro, da Caracas ha già fatto sapere che, di nuove presidenziali, proprio non se ne parla.