Riepilogo

Notizie Sir del giorno: Gisotti su lettera Papa a Maduro, elezioni europee, tratta, abusi, legge aborto New York, latte

Venezuela: Gisotti, lettera del Papa a Maduro ha “carattere privato”

“La Sala Stampa non commenta articoli su lettere del Santo Padre che, in modo evidente, hanno un carattere privato”. È quanto ha ribadito il direttore “ad interim” della Sala Stampa della Santa Sede, Alessandro Gisotti, rispondendo alle domande dei giornalisti in merito ad una lettera di Papa Francesco a Nicolas Maduro, oggetto di un articolo di un quotidiano nazionale. (clicca qui)

Elezioni europee: 100 giorni al voto. Duch, le più importanti e seguite nella storia comunitaria

(Strasburgo) Le più importanti e seguite elezioni del Parlamento europeo da quando, nel 1979, l’Assemblea fu eletta per la prima volta a suffragio universale; uno dei maggiori esercizi di democrazia partecipativa al mondo, con 373 milioni di persone chiamate ai seggi, fra cui 23 milioni di giovani alla prima esperienza elettorale. Così Jaume Duch, direttore generale della comunicazione del Parlamento europeo presenta a Strasburgo la campagna di informazione istituzionale verso l’appuntamento elettorale del 23-26 maggio (100 giorni da oggi) per il rinnovo dell’Assemblea comunitaria. Si tratta della nona elezione diretta, mentre l’ottava legislatura si concluderà con l’ultima sessione plenaria a Strasburgo, il 18 aprile. Restano aperti ancora 200 dossier politici e legislativi da chiudere, fra cui l’addio al Regno Unito, con il Brexit fissato al 29 marzo. Proprio il Brexit costituisce una incognita sul voto: se Londra lascerà l’Ue nel giorno stabilito sarà tutto più semplice, ma se il Brexit dovesse essere posticipato, anche i cittadini britannici potrebbero essere chiamati a eleggere i loro deputati. “È una ipotesi che abbiamo valutato ma che non cambia i nostri piani. Noi ci prepariamo – dice Duch – a elezioni fra i 27 Stati membri” che faranno parte dell’Unione il 30 marzo. (clicca qui)

Tratta: card. Nichols, molti Paesi “stanno ignorando la loro responsabilità e non stanno agendo”

Oltre 100 Paesi hanno firmato il Protocollo di Palermo dell’Onu che invita i governi ad assistere le vittime della tratta e a catturare e processare i criminali ma di fatto in molti “stanno ignorando questa responsabilità e non stanno agendo secondo questo comune impegno”. La denuncia arriva dal card. Vincent Nichols, arcivescovo di Westminster, rientrato a Londra dopo la riunione del “Gruppo Santa Marta” per l’America latina che si è svolta a Buenos Aires (8-12 febbraio). Il presidente dei vescovi inglesi, che guida questo organismo internazionale contro il traffico di esseri umani, ha affermato che “nel Regno Unito è stato creato un ambiente ostile nei confronti dei migranti e le vittime della tratta sono state criminalizzate, nonostante le promesse di sostenere le vittime”. Nel mondo sarebbero oltre 40 milioni le vittime di “uno dei crimini più lucrativi del mondo”. “Continueremo a fare pressioni affinché la vittima sia al centro di tutto ciò che facciamo”, ha detto il cardinale. (clicca qui)

Incontro abusi in Vaticano: vescovi Belgio, un rapporto di 400 pagine. Card. De Kesel, “la riflessione a Roma possa portare ad una politica coerente in tutta la Chiesa”

Quattrocento pagine di rapporto in cui si ripercorrono gli anni che vanno dal 1995 ad oggi con tutti gli avvenimenti più bui della Chiesa belga e le iniziative messe in atto anche in collaborazione con il governo affinché fatti così drammatici come gli abusi sessuali non accadano più. Il Rapporto è stato diffuso alla stampa dalla Conferenza episcopale belga e sarà consegnato in Vaticano, in vista dell’incontro voluto da Papa Francesco sulla “protezione dei minori nella Chiesa” con tutti i presidenti delle Conferenze episcopali del mondo (21-24 febbraio). Per il Belgio parteciperà il cardinale Joseph De Kesel che, in un comunicato, che accompagna il Rapporto, esprime l’auspicio che l’incontro vaticano possa portare “ad una politica coerente in tutta la Chiesa”. “Centinaia di vittime di abuso sessuale hanno finalmente trovato il coraggio di parlare. Da allora e grazie all’aiuto di numerose persone, abbiamo lavorato all’elaborazione di una politica coerente. In dialogo con coloro che sono stati abusati e con i loro familiari, con l’aiuto di specialisti, ci siamo impegnati a realizzare misure che mirano nel possibile a ristabilire giustizia. Cerchiamo ugualmente di mettere in atto tutte le misure necessarie per mettere fine agli abusi sessuali nelle relazioni pastorali. Speriamo che la riflessione della prossima settimana a Roma possa condurre tutta la Chiesa cattolica ad una politica coerente”. (clicca qui)

Aborto: card. Dolan su legge New York, norma “agghiacciante”. Soppressa anche l’obiezione di coscienza

(da New York) È polemica aperta tra il cardinale di New York, Timothy Dolan, e il governatore dello Stato di New York, Andrew Cuomo, dopo l’approvazione di una legge statale che consente l’aborto fino al momento della nascita. Il cardinal Dolan ha scritto una lettera aperta ai fedeli su invito dei sacerdoti e domenica scorsa, in tutte le chiese, la nota pastorale è stata letta a conclusione di ogni messa. Dolan definisce la norma “agghiacciante”, poiché elima qualunque accusa verso chi assiste alla morte di “un bimbo abortito sopravvissuto alle forbici, al bisturi, alla soluzione salina e allo smembramento” senza intervenire. La legge sopprime anche l’obiezione di coscienza per quegli operatori sanitari che si rifiutano di assistere a questa “macabra procedura”. “Sono un pastore, non un politico – ha precisato Dolan nella lettera – ma come pastore, sono obbligato a sfidare i nostri leader politici, a spronarli a riesaminare le loro priorità e a rispettare e proteggere il bambino non nato nel grembo materno con la stessa forza e passione riservata agli immigrati privi di documenti, alla madre single che si occupa della famiglia, ai nonni morenti o ai poveri che lottano per farcela”. (clicca qui)

Latte: allevatori di Campanedda lo donano a mons. Saba (Sassari) per le mense della Caritas e i bisognosi

L’appello lanciato dall’arcivescovo di Sassari, mons. Gian Franco Saba, non è caduto nel vuoto. All’invito rivolto nei giorni scorsi ai pastori in presidio sulla strada dei Due Mari di non sprecare il latte è stato accolto dagli allevatori di Campanedda che stamattina, nella borgata tra Sassari e Porto Torres, affiancati dagli abitanti del piccolo centro della Nurra, hanno scelto una forma di protesta diversa da quelle messe in atto finora consegnando a mons. Saba le taniche contenenti il latte che, anziché essere sversato sull’asfalto, verrà donato alle mense della Caritas e ai bisognosi. La consegna è avvenuta sul sagrato della parrocchia di Santa Maria a Torres, dove mons. Saba insieme al parroco don Francesco Marruncheddu, accompagnati da don Mario Tanca, assistente ecclesiastico di Coldiretti, e don Andrea Piras, parroco di Stintino, hanno incontrato i pastori. “Ciò che sta capitando – ha affermato l’arcivescovo – è qualcosa che ci riguarda da vicino, siamo qui per voi e per le vostre famiglie, perché venga riconosciuto il valore del vostro lavoro e la vostra dignità di lavoratori, vi invito anche a recuperare quella cultura della cooperazione e a operare tutti insieme per affrontare i problemi in modo costruttivo”. (clicca qui)

Elezioni amministrative: diocesi di Nola, invito “all’impegno libero, diretto e coraggioso” per il bene comune

“Il tempo dell’impegno è adesso. Siamo certi che tante persone delle nostre città sarebbero in grado di innervare di idee e sogni le istituzioni e la politica, è ora di provarci. Persone con idee e sogni e con la seria consapevolezza che governare è servire. Il nostro è quindi un invito all’impegno: libero, diretto e coraggioso. Ed è una promessa di accompagnamento a chi maturerà la scelta del servizio al bene comune”. È l’appello che il vicariato episcopale per i laici e quello per la carità, l’Azione Cattolica, la Caritas, la Commissione di pastorale sociale e lavoro, salvaguardia del creato, giustizia e pace e l’Ufficio comunicazioni sociali della diocesi di Nola lanciano in vista delle prossime elezioni amministrative. Un appello che trova il pieno appoggio del vescovo di Nola, mons. Francesco Marino. Ad essere chiamati alle urne, tra pochi mesi, saranno i cittadini di dieci Comuni del territorio diocesano. “Un momento delicato per le comunità – si legge nel testo diffuso dalla diocesi –, di verifica dell’operato della classe dirigente locale e, come nel caso di Nola e Scafati, anche di vera e propria rinascita, con l’uscita da gestioni commissariali”. I rappresentanti della Chiesa di Nola sottolineano la necessità “che la politica si riappropri di ‘sogni’, che torni ad essere capace di curare il presente con lo sguardo rivolto al futuro, che si assuma la responsabilità di lavorare per una società giusta perché dalla parte dei più deboli”. (clicca qui)