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Diocesi: mons. Gristina (Catania), onorare Sant’Agata è “onestà quotidiana, solidarietà, accoglienza”. “Chi ha sbagliato si scusi”

“Stretta a Cristo” Agata è stata sempre “liberazione della Patria” ed oggi “ci vuole rendere come lei ‘liberazione’ della nostra Città”. E’ un passaggio dell’omelia pronunciata da mons. Salvatore Gristina, arcivescovo di Catania, durante la Messa dell’Ottava della Festa di Sant’Agata, celebrata questa sera nella basilica cattedrale.  Saremo “liberazione”, prosegue Gristina, “se ci comporteremo da veri discepoli di Gesù e da cittadini esemplari”. Per l’arcivescovo, essere devoti alla Santa “significa impegno personale e comunitario per onorarla bene, con la santità della vita, con l’onestà quotidiana, con la promozione del bene comune, con la solidarietà e l’accoglienza verso tutti, e particolarmente nei riguardi delle persone che da noi attendono vicinanza cordiale e generosa” E le difficoltà “non devono diventare per noi tentazioni per dubitare dell’amore di Dio”. “Onorare Sant’Agata – conclude l’arcivescovo con riferimento alle polemiche dei giorni scorsi sulla processione – significa anche collaborare affinché la festa, in tutti i suoi momenti, si svolga con ordine, nella sicurezza e nella legalità. Non possiamo, perciò, accettare che l’impegno generoso da parte di tante persone di buona volontà sia offuscato da qualche gesto contrario da parte di pochi. Chi ha sbagliato se ne renda conto, se ne penta, chieda perdono al Signore, si scusi con Sant’Agata e con la comunità”.