Omelia

Giornata del malato: mons. Fumagalli (Viterbo), “l’uomo si realizza nella misura in cui si dona gratuitamente agli altri”

“Gratuità e dono devono essere alla base dell’impegno di tutti i membri della comunità ecclesiale, che sull’esempio di Cristo ha dato la sua vita per noi. È in questa crescita costante che possiamo sperimentare che l’uomo si realizza nella misura in cui si dona agli altri”: sono parole del vescovo di Viterbo, mons. Lino Fumagalli, pronunciate durante la celebrazione eucaristica che ha presieduto questo pomeriggio nel Santuario Santa Maria della Quercia a Viterbo in occasione della XXVII Giornata mondiale del malato. L’Ufficio di pastorale della salute della diocesi di Viterbo e la sezione locale dell’Unitalsi hanno promosso l’iniziativa, a cui hanno partecipato anche i malati delle case di cura della diocesi. Alle 15.30 è partita una processione, a cui è seguita la celebrazione della messa. “Invito tutti a fare della gratuità e del dono un cammino quotidiano di fede – ha proseguito il vescovo di Viterbo nell’omelia – Ciò vale per tutta la Chiesa, per l’Unitalsi e per tante associazioni cattoliche che devono rimettere al centro del loro operare queste due di dinamiche”. E ha concluso, rivolgendosi ai volontari: “Il vostro impegno gratuito è lievito nei settori spirituali e sanitari in cui operate. Siate segno di questa gratuità nella società secolarizzata In questo giorno chiediamo alla Madonna di farci guarire non solo dai mali fisici, ma soprattutto dai mali interiori e dello spirito”.