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Cyberbullismo: Telefono Azzurro, “aumentano le richieste di aiuto di bambini e adolescenti”. Nel 2018 segnalati oltre 250 casi di violenza relativi al web

“Aumentano, tra i bambini e gli adolescenti, le richieste di aiuto per cyberbullismo”. Lo denuncia oggi il Telefono Azzurro, impegnato da ieri a promuovere la campagna solidale “Il vero ascolto” che ha l’obiettivo di aiutare sempre più bambini in difficoltà, potenziando il grande lavoro del Centro nazionale di ascolto attraverso le donazioni con sms o chiamate da rete fissa al 45592.
Nel 2018, Telefono Azzurro ha gestito attraverso la linea telefonica gratuita 1.96.96, la chat www.telefonozzurro.it/chat e altri canali web oltre 250 casi relativi al web, che hanno coinvolto principalmente pre-adolescenti (45% dei casi) e adolescenti (44,1%) di sesso femminile (65% dei casi). Nel 43,1% dei casi i ragazzi hanno chiesto aiuto per problemi legati al cyberbullismo e questa motivazione di intervento è cresciuta del 10% rispetto al 2017. Sono state, inoltre, registrate richieste di aiuto relative al sexting (16,9% dei casi), alla dipendenza da Internet (6,4%), all’adescamento di adulti su minore (6,1%), alla violazione della privacy (5,1%), alla pedopornografia online (3,8%), ad atti autolesivi e suicidi (3,5%), a contenuti che esaltano i disturbi alimentari (1,6%), a crimini online (1,3%) e a diverse altre problematiche. Nel 34,2% dei casi i ragazzi hanno indicato come responsabile dei propri disagi legati al web un amico e nel 14,4% un’amica. Non mancano, però, i casi in cui il presunto responsabile viene identificato in un estraneo adulto, in un partente, in un coetaneo estraneo o in altre tipologie di figure.
Per gestire le richieste di aiuto legate ad Internet, Telefono Azzurro ha coinvolto vari servizi e istituzioni, attivando le Forze dell’Ordine e di Pubblica Sicurezza nel 68,4% dei casi, ma anche Procure e Tribunali (10,5% dei casi), Servizi Sociali e Miur (5,3%).