Riepilogo

Sir: principali notizie dall’Italia e dal mondo. Industria, Conte su Ex Ilva. Esplosione a Quargnento, oggi i funerali dei tre vigili del fuoco

Ex Ilva: Conte, “lo scudo penale non è il problema, piano industriale insostenibile”

“Lo scudo penale l’ho offerto come primo argomento di conversazione. Se è un problema, lo reintroduciamo subito, il governo è compatto”. Così il premier Giuseppe Conte, parlando della situazione Ex Ilva a Porta a Porta. “Chi viene in Italia deve rispettare le regole – ha aggiunto -. Tutti coesi dobbiamo marciare verso questo obiettivo, salvaguardare questo polo industriale”. Il presidente del Consiglio ha riferito anche che “ci è stato detto però che non era quello il problema”. “Il problema è che il piano industriale non è sostenibile economicamente”. Quindi, c’è l’impegno del governo a “salvare i posti di lavoro e portare avanti il piano industriale e ambientale. Dobbiamo farlo tutti insieme, uniti e compatti”. Sull’ipotesi di nazionalizzare dell’ex Ilva “stiamo già valutando tutte le possibili alternative, ma ora non ha senso parlarne. Stiamo aspettando una risposta dal signor Mittal, che vorrei incontrare nelle prossime ore”. “Se mai questo tavolo negoziale non fosse proficuo nei risultati… i criteri saranno salvaguardia degli investimenti produttivi, piano ambientale e salvaguardia dei livelli occupazionali. Gli obiettivi sono questi, vediamo quali sono gli strumenti migliori per arrivarci”.

Esplosione a Quargnento: Alessandria, oggi i funerali dei tre vigili del fuoco morti

Si svolgeranno oggi, alle 11, nel duomo di Alessandria i funerali di Antonio Candido, Marco Triches e Matteo Gastaldo, i tre vigili del fuoco che nella notte tra lunedì e martedì sono morti a Quargnento nell’esplosione che ha distrutto una cascina. Il comune di Alessandria ha proclamato il lutto cittadino. Lo stesso hanno fatto quelli di Quargnento, di Valenza, dove abitava Triches, e di Gavi, paese di origine di Gastaldo. A celebrare le esequie dei tre vigili del fuoco, trasmesse in diretta su Rai Uno, sarà il vescovo di Alessandria, mons. Guido Gallese. Oltre ai vertici dei vigili del fuoco – il prefetto Mulas, capo del Dipartimento, e il comandante del Corpo, Fabio Dattilo – sono attese ai funerali alcune delle massime cariche dello Stato, autorità militari e civili dei vari Corpi e istituzioni.

Terremoto: scossa di magnitudo 4.4 con epicentro tra Abruzzo e Lazio

Una scossa di magnitudo 4.4 è stata registrata dall’Ingv alle 18.35, con epicentro 5 km a sud est di Balsorano, in provincia dell’Aquila, a una profondità di 14 chilometri. Non si sono segnalati danni a persone o cose. Tante le chiamate ai vigili del fuoco, ma solo di persone spaventate. La scossa è stata avvertita anche a Roma e, distintamente, a L’Aquila, a Sulmona, a Chieti e a Pescara. Ad Avezzano e in altri comuni della Marsica molte le persone scese in strada. Altre due scosse, dopo quella fortissima di magnitudo 4.4 alle 18.35, a Balsorano, sono state registrate in provincia dell’Aquila. Alle 0,19 la terra ha tremato ancora con magnitudo 3,5, mentre alle 0,32 con magnitudo 2. Nel paese abruzzese la paura è stata tanta. Oggi e domani, 8 e 9 novembre, le scuole resteranno chiuse.

Maltempo: scuola chiuse in alcuni comuni della Toscana

Scuole chiuse oggi a Massa, Carrara, Livorno, in Lunigiana e a Collesalvetti (Livorno), a seguito del codice arancione emesso dalla Sala operativa della Protezione civile regionale. Chiusa anche la scuola materna di Calamari a Pescia (Pistoia). Il sindaco di Massa Francesco Persiani ha firmato l’ordinanza di chiusura di tutte le scuole, di ogni ordine e grado, dei parchi e dei cimiteri comunali. Il primo cittadino di Carrara Francesco De Pasquale ha disposto la chiusura degli asili nido e delle scuole di ogni ordine e grado nell’intero territorio comunale. A Collesalvetti, in via precauzionale e cautelativa, l’amministrazione ha chiuso le scuole del territorio comunale, così come i servizi educativi e quelli diurni per disabili. Anche a Livorno le scuole di ogni ordine e grado saranno chiuse così come i parchi e i cimiteri. A Pescia, a titolo precauzionale, chiusa la scuola materna di Calamari.

Bolivia: ministro Difesa, “rischio di decine di morti”

Dopo una giornata di aspri scontri a Cochabamba (Bolivia centrale), che hanno causato un morto, un centinaio di feriti e l’aggressione a una donna sindaco, il ministro della Difesa boliviano Eduardo Zavaleta López ha avvertito che “siamo a un passo dal dover contare decine di morti”. Zavaleta ha accusato il presidente del “Comité pro Santa Cruz”, Luis Fernando Camacho, di essere, con i suoi discorsi radicali, la causa delle violenze che da due settimane investono il Paese. Intervenendo la notte scorsa in un programma della tv “Red Uno”, il ministro ha detto: “Siamo a un passo dalla perdita di controllo totale della situazione e dal fatto che cominciamo a contare i morti a decine. Quello che dovrebbe interessare tutti noi è che oggi questo non termini in un grande spargimento di sangue”. In dichiarazioni ai media a La Paz, Zavaleta ha poi sostenuto che i comitati civici di Santa Cruz, Cochabamba e Potosí hanno trasferito “gruppi d’assalto” nella capitale per affrontare le forze di sicurezza.