Solidarietà

Papa Francesco: all’Esercito della Salvezza, “grazie” per attività a favore “delle persone senzatetto ed emarginate” a Roma e lotta alla tratta

“Come vescovo di Roma, desidero ringraziare l’Esercito della Salvezza anche per quello che sta facendo in questa città in favore delle persone senzatetto ed emarginate. Ce ne sono tante! E conosco anche il vostro ampio coinvolgimento nella lotta contro la tratta di esseri umani e altre forme attuali di schiavitù. Dio benedica questo vostro impegno!”. È l’omaggio del Papa alla delegazione dell’Esercito della Salvezza, guidata dal generale Brian Peddle e ricevuta in udienza. “Continuiamo a collaborare nel diffondere l’amore di Dio attraverso opere di servizio e di solidarietà”, l’augurio di Francesco, che ha rinnovato ai presenti il suo “grato apprezzamento per la testimonianza che date al primato del discepolato e del servizio ai poveri”. “È stato incontrando dei membri dell’Esercito della Salvezza che ho ricevuto la mia prima lezione di ecumenismo da mia nonna, molti anni fa”, ha proseguito il Papa: “Il loro esempio di umile servizio agli ultimi tra i nostri fratelli e sorelle parla con più eloquenza di ogni parola”. “La santità trascende le frontiere confessionali”, ha ribadito Francesco citando il predecessore di Peddle: “La santità che si manifesta in azioni concrete di bontà, di solidarietà e di guarigione parla al cuore e attesta l’autenticità del nostro discepolato. Su tale base, cattolici e membri dell’Esercito della Salvezza possono aiutarsi a vicenda e collaborare sempre di più con rispetto reciproco”. “L’amore gratuito che ispira i gesti di servizio verso i bisognosi non è solo il lievito, ma anche la fragranza del pane appena sfornato”, la metafora scelta dal Papa: “Attira e convince. I giovani in particolare hanno bisogno di sentire questa fragranza, perché in molti casi essa manca nella loro esperienza quotidiana. In un mondo in cui egoismi e divisioni abbondano, è proprio il gusto nobile dell’amore incondizionato che serve come antidoto e apre la strada al significato trascendente della nostra esistenza”.