Appuntamento
Si terranno domani, sabato 9 novembre, a partire dalle 8.30, a Brugherio gli “Stati generali degli oratori della diocesi di Milano”. Sono 1.200 i responsabili che si riuniranno in assemblea per progettare – attraverso laboratori guidati da esperti in campo educativo – l’oratorio del futuro. L’assemblea sarà invitata a tradurre in proposte concrete le indicazioni segnalate dal “Decalogo degli oratori”, proposto dall’arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, all’inizio del percorso “Oratorio 2020”. Ad ospitare gli “Stati generali” sarà il grande oratorio S. Giuseppe di Brugherio. Per permettere la partecipazione di tutti i delegati, sono previste due sessioni con lo stesso programma: al mattino (dalle 8.30 alle 12.30) e al pomeriggio (dalle 14 alle 18). Ad aprire i lavori dell’assemblea al mattino sarà il vicario generale, mons. Franco Agnesi; nel pomeriggio l’arcivescovo, mons. Mario Delpini. In ognuna delle due sezioni, la relazione di avvio dei lavori sarà tenuta da don Michele Falabretti, responsabile del Servizio nazionale per la pastorale giovanile e da don Stefano Guidi, responsabile del servizio diocesano oratorio e sport e direttore della Federazione oratori milanesi. Trenta i workshop in cui saranno coinvolti i partecipanti. I progetti, che saranno poi elaborati concretamente da ciascun responsabile coadiuvato dallo staff degli educatori del proprio oratorio nel corso dell’anno pastorale 2019-2020, saranno infine consegnati all’arcivescovo, nel contesto di una grande festa diocesana degli oratori in programma nell’ottobre del prossimo anno. “L’oratorio è stato una intuizione geniale che, in modo particolare nella nostra diocesi ha messo radici – spiega don Stefano Guidi –. Di fronte al nuovo contesto socioculturale, sentiamo l’esigenza, come Chiesa diocesana, di rilanciare la primaria vocazione educativa dell’oratorio ambrosiano, affinché questa realtà non venga appiattita su una dimensione esclusivamente funzionale. Proprio con la proposta di un ‘Decalogo’ l’arcivescovo Mario ci ha voluto ricordare che l’oratorio è per tutti, ha un indole primariamente popolare, al fine di insegnare a tutti i bambini e i ragazzi delle nostre comunità cristiane, la strada e il luogo più adatto per incontrare e conoscere Gesù e non soltanto un luogo dove si erogano servizi di custodia e di sostegno alle famiglie che volentieri ci affidano i loro figli”.