Diritti umani

Colombia: De Munari (Operazione Colomba), “stiamo assistendo a un vero e proprio sterminio del popolo indigeno Nasa”

Continuano le violenze e i massacri ai danni delle popolazioni indigene in Colombia. In questo difficile contesto è presente anche Operazione Colomba, il corpo non violento di pace della Comunità Papa Giovanni XXIII di Rimini, che con i propri volontari collabora con la Comunità di Pace di San Josè de Apartadò nei territori del Municipio di Apartadó, Regione dell’Urabá (Antioquia) e del Municipio di Tierralta, Regione dell’Alto Sinú (Córdoba). “In Colombia, dove Operazione Colomba è presente da ormai più di dieci anni, stiamo assistendo a un vero e proprio sterminio del popolo indigeno Nasa, di leader sociali e difensori dei diritti umani – spiega Silvia De Munari, volontaria di Operazione Colomba da sei anni –. I contadini della Comunità di Pace di San Josè de Apartadò sono costretti a vivere sotto costanti minacce di morte per la loro scelta di difendere la vita e il territorio e per le loro continue denunce delle violazioni ai diritti umani”.
Una resistenza completamente non violenta, tratto fondamentale che accomuna le popolazioni locali colombiane e l’attività della Comunità fondata da don Oreste Benzi. “Questi popoli hanno la forza e il coraggio per affrontare questo cambiamento – aggiunge De Munari –. Ma soprattutto sono disarmati. Queste proteste pacifiche, di giovani e giovanissimi, questo microfono utilizzato per raccontare la verità dei popoli, di coloro che dal basso hanno messo in atto il cambiamento, questo chiedere giustizia per la via della non violenza sta mettendo in crisi un sistema capace di rispondere solamente con la forza e la repressione. Il cammino della non violenza è ormai già stato aperto da questa gente e non ci sarà marcia indietro”.