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Bilancio Ue: Comitato delle regioni dice no al taglio proposto dagli Stati membri. “Sarebbe vergognoso”

(Bruxelles) “I tagli al prossimo piano finanziario pluriennale 2021-2027 ridurranno la capacità delle regioni e delle città di offrire un futuro inclusivo, coeso e sostenibile in un momento in cui i cittadini chiedono risultati”: dal Comitato delle regioni (Cdr), per bocca del presidente Karl-Heinz Lambertz, oggi arriva un monito ai governi nazionali, “lenti” nel decidere il futuro bilancio Ue. La scelta sostenuta da alcuni Paesi di ridurre i contributi dei 27 all’1% del reddito nazionale lordo (rnl) “sarebbe vergognosa per 500 milioni di europei”. Il Cdr sostiene invece la posizione del 1,3% avanzata dal Parlamento. Di bilancio Ue s’è discusso all’assemblea del Cdr in corso a Bruxelles, in un dibattito con il commissario Gunther Oettinger, che ha confermato la necessità che i contributi non scendano sotto l’1,114% per poter mantenere fede alle priorità della nuova Commissione, tanto più che Brexit lascerà un buco di 84 miliardi di euro nel prossimo bilancio. “L’austerità, il congelamento degli investimenti pubblici e la mancanza di solidarietà europea hanno frenato la crescita economica, il progresso sociale e l’uguaglianza regionale, cose che hanno esacerbato il populismo”, l’analisi di Lambertz. “La decisione sul prossimo bilancio sarà la prova definitiva della nuova leadership europea e definirà il livello delle ambizioni per i prossimi anni”.