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Papa Francesco: udienza, nel mondo mancano per i giovani “istruzione, lavoro, comunità e famiglia”

foto SIR/Marco Calvarese

“I giovani non sono il ‘domani’, non sono il ‘frattanto’, ma sono l’oggi, l’adesso, della Chiesa e del mondo”. Lo ha ribadito il Papa, commentando, durante l’udienza di oggi, il “culmine” della Gmg e del viaggio a Panama: la Veglia e la Messa con i giovani. “Nella Veglia, in quel campo pieno di giovani che hanno fatto la Veglia e hanno dormito lì e alle 8 del mattino la messa – ha raccontato Francesco – si è rinnovato il dialogo vivo con tutti i ragazzi e le ragazze, entusiasti e anche capaci di silenzio e di ascolto”. “Passavano dall’entusiasmo all’ascolto, alla preghiera in silenzio”, ha commentato a braccio il Papa: “A loro ho proposto Maria come colei che, nella sua piccolezza, più di ogni altro ha ‘influito’ sulla storia del mondo: l’abbiamo chiamata la ‘influencer di Dio’. Nel suo ‘fiat’ si sono rispecchiate le belle e forti testimonianze di alcuni giovani. La mattina di domenica, nella grande celebrazione eucaristica finale, Cristo Risorto, con la forza dello Spirito Santo, ha parlato nuovamente ai giovani del mondo chiamandoli a vivere il Vangelo nell’oggi, perché i giovani non sono il ‘domani’, non sono il ‘frattanto’, ma sono l’oggi, l’adesso, della Chiesa e del mondo”. “E ho fatto appello alla responsabilità degli adulti, perché non manchino alle nuove generazioni istruzione, lavoro, comunità e famiglia”, ha sottolineato Francesco: “E questo è chiaro in questo momento nel mondo, perché queste cose mancano: istruzione, lavoro – quanti giovani senza! – comunità! Che si sentano accolti in famiglia e nella società!”, ha proseguito a braccio.