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Morti sul lavoro: Inail: +10% rispetto al 2017, Campania la regione con l’incremento maggiore

Sono state 1.133, 104 in più rispetto al 2017 (+10,1%) le denunce di morte sul lavoro. Lo rende noto l’Inail, che nella sezione “Open Data” del sito, pubblica i dati aggiornati al 31 dicembre scorso. In quasi tutti i mesi del 2018 il numero delle denunce di casi mortali è stato superiore rispetto agli stessi mesi dell’anno precedente: tra questi spicca, in particolare, agosto, con 132 decessi contro i 78 dell’agosto 2017 (quasi il 70% in più), alcuni dei quali causati dai cosiddetti incidenti “plurimi”, cioè con almeno due lavoratori coinvolti. Dall’analisi territoriale, emerge un aumento di 47 casi mortali nel Nord-Ovest, 24 nel Nord-Est, 3 al Centro e 35 al Sud. Nelle Isole, invece, le denunce sono state cinque in meno. A livello regionale spiccano i 27 casi in più in Campania, 24 in più in Lombardia e in Veneto, 22 in più in Calabria. Cali significativi si registrano, invece, in Abruzzo (da 54 a 25) e nelle Marche (da 33 a 22). I casi mortali denunciati sono stati 102 in più per gli uomini e l’incremento ha interessato sia le denunce dei lavoratori italiani pari all’84% del totale, sia quelle dei lavoratori extracomunitari (da 119 a 130) e comunitari (da 49 a 51). Una morte su due ha coinvolto lavoratori di età compresa tra i 50 e i 69 anni. In aumento anche le denunce sulla fascia fino a 19 anni (da 13 a 21) e quella tra i 25 e i 39 anni (da 184 a 218 casi). Sono diminuite, invece, le morti della fascia di età 20-24 anni (da 45 a 41) e di quella 40-49 anni (da 261 a 238).