Settore pubblico

Indice percezione corruzione: Transparency International, l’Italia migliora ancora. Nel 2018 sale al 53° posto nel mondo, guadagnati 2 punti in un anno

L’Italia si piazza al 53° posto nel mondo nell’Indice di percezione della corruzione 2018 (Cpi) pubblicato oggi da Transparency International. Con un punteggio di 52 (in una scala da 0 – “altamente corrotto” a 100 – “per niente corrotto”) e due punti in più rispetto all’anno precedente, spiega una nota, “si conferma il trend in lenta crescita del nostro Paese nella classifica globale e in quella europea, dove ci stiamo gradualmente allontanando dagli ultimi posti”.
Se si considera il periodo successivo al 2012, anno nel quale con 42 punti l’Italia era 72ª al mondo nella classifica, il nostro Paese ha visto un graduale miglioramento rispetto alla percezione che hanno uomini d’affari ed esperti nazionali sulla corruzione nel settore pubblico. In 6 anni, infatti, ha guadagnato 10 punti nell’indice e ha scalato 19 posizioni nella classifica mondiale. Ma l’Italia si attesta al di sotto della media calcolata considerando gli Stati dell’Unione europea e dell’Europa occidentale e che è risultata pari a 66 punti.
“Con fatica e lentamente, la reputazione del nostro Paese sta migliorando. Siamo sulla strada giusta ma non dobbiamo assolutamente accontentarci”, dichiara Virginio Carnevali, presidente di Transparency International Italia. “C’è ancora molto da fare – aggiunge – a partire dall’implementazione della recentissima legge anticorruzione, una legge che andrà valutata sulla sua capacità di incidere concretamente nel Paese”.