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Dire: i titoli e il tg politico

I titoli e il tg politico della Dire. Anche su www.dire.it e www.agensir.it.

Salvini non vuole il processo, M5S divisi

Tensione nel governo sul caso della nave Diciotti e l’autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini. Domani al Senato è convocata la Giunta. Il ministro dell’Interno ha cambiato idea e chiede che il processo contro di lui non venga fatto perché ha agito nell’interesse pubblico. Divisi sulla linea da tenere i 5 stelle, sia in Parlamento che nei gruppi. I ministri Danilo Toninelli e Giulia Grillo difendono il leader leghista: “Se processano Salvini devono processare anche noi e tutto l’esecutivo”, attaccano.

Al via domande Quota 100, subito 30 mila euro tfr

Gli statali che andranno in pensione con Quota 100 non dovranno attendere di maturare i requisiti con la legge Fornero per incassare la liquidazione. Si potrà ottenere subito fino a 30 mila euro netti grazie a un finanziamento bancario con un tasso al 2,5%. La ministra della pubblica amministrazione, Giulia Bongiorno, definisce la misura una svolta storica mentre il sottosegretario all’Economia, Massimo Garavaglia, annuncia che verranno messi in circolo 5 miliardi di liquidità. Intanto, l’Inps ha comunicato che da oggi sarà possibile inviare le domande per la pensione.

La denuncia: a rischio speculazioni i centri per migranti

Sinistra Italiana presenta un’interrogazione al governo sul rischio speculazioni nel sistema di accoglienza dopo l’adozione della legge sulla sicurezza. Lo ha annunciato il segretario di Sinistra italiana Nicola Fratoianni nel corso di una conferenza stampa alla Camera, presentando i dati dell’inchiesta condotta dalla redazione di Valori.it. Con la legge Salvini i centri saranno più costosi. In media un migrante costa 6.300 euro per i 6 mesi in cui resta in uno Sprar, mentre in un centro Cas il costo medio a migrante va dai 10 ai 14 mila euro. Una circostanza
che fa avvicinare al business holding estere già attive nel settore.

Corruzione, migliora la situazione in Italia

Lenta ma graduale ascesa dell’Italia nella classifica dei paesi meno corrotti. L’indice di percezione della corruzione 2018 pubblicato oggi da Transparency International vede l’Italia al 53° posto nel mondo, di due punti più in alto rispetto all’anno precedente. “È un segnale che piano piano le cose vanno avanti”, ha detto il presidente dell’Anac Raffaele Cantone, per il quale con la legge Bonafede “molti aspetti problematici sono stati corretti e le norme penali sono state rafforzate”.