Messaggio

Diocesi: mons. Castellucci (Modena-Nonantola), “la famiglia va sostenuta con sgravi fiscali che non siano individuali”

(da Modena) – “Seminatori di speranza” è il titolo del messaggio alla città di mons. Erio Castellucci, arcivescovo di Modena-Nonantola, in occasione della festa di san Giminiano, patrono di città e diocesi. “Ho scelto la speranza come termometro demografico perché ho voluto evitare un tema che potesse creare divisione o che potesse essere usato nella prossima campagna elettorale (a Modena oltre alle Europee sono in programma anche le amministrative, nda)”, ha detto don Castellucci durante la conferenza stampa questa mattina in arcivescovado. “La natalità è uno degli indici della speranza sociale – non vogliamo dire “invecchiamento” usiamo allora la parola de-giovanimento – e il mio vuole essere un invito a crescere nella speranza. Come sacerdoti non possiamo fare molto direttamente ma indirettamente sì, con gli insegnamenti del Vangelo e aiutando a promuovere politiche di sostegno concreto alla famiglia. Come comunità cristiana ci è chiesto dal Vangelo di iniettare speranza”, ha continuato l’arcivescovo.

“Sarebbe fondamentale che l’argomento natalità venisse assunto nella campagna elettorale ma non oso sperare – ha proseguito don Erio rispondendo a una domanda -. Nel lungo periodo sarà importante e necessario che i politici guardino questi temi. Nei Paesi nordici stanno portando avanti interventi economici di sostegno alla famiglia, noi non possiamo ridurci a incentivi in senso mussoliniano ma servono sgravi fiscali non individuali, non assistenziali e nemmeno statalisti. Parlare di famiglia non è fare un discorso ideologico”. A proposito del reddito di cittadinanza “non dico nulla perché non conosco bene la legge e perché non sono candidato alle elezioni però ricordo che al termine della Seconda guerra mondiale grazie a Dio e a persona di buona volontà, l’Italia è ripartita con un buon welfare. Un welfare che deve essere oggi familiare, l’elemosina non serve a nessuno”, ha concluso.