Unione europea

Ungheria: Amnesty ai parlamentari europei, “prendere posizione contro politiche repressive che erodono diritti e libertà”

Amnesty international ha sollecitato il parlamento europeo a votare oggi, 12 settembre, in favore di un’azione contro le politiche sempre più repressive dell’Ungheria, che stanno erodendo i diritti fondamentali, le libertà e lo stato di diritto che sono valori costituenti dell’Unione europea. Per avviare le procedure previste dall’articolo 7.1 del Trattato dell’Unione europea, due terzi del parlamento europeo dovrebbero approvare un rapporto sull’Ungheria, la cui conclusione è che questo Paese rischia seriamente di violare i principi fondamentali dell’Unione. Queste procedure potrebbero alla fine determinare la sospensione dei diritti dell’Ungheria quale stato membro dell’Unione europea. “È essenziale riportare l’Ungheria sul sentiero condiviso del rispetto dei diritti e delle libertà. Prendere questa posizione adesso invierebbe inoltre il chiaro segnale che le politiche della paura, dell’odio e del disprezzo per le voci dell’opposizione non saranno tollerate all’interno dell’Unione europea”, ha dichiarato Berber Biala-Hettinga, esperta di Amnesty International sui diritti umani nell’Unione europea: “Col falso pretesto di contrastare la crisi migratoria, il governo ungherese sta attaccando le Ong, facendo fuori i media indipendenti e annullando i fondamentali meccanismi di controllo sull’operato di governo. Libertà e diritti conquistati a duro prezzo stanno svanendo di fronte ai nostri occhi”.  A chiedere ai parlamentari europei di votare sì, oltre ad Amnesty, saranno anche Human Rights Watch, Reporter senza frontiere, Open Society Foundation Policy Institute e altre espressioni della società civile ungherese ed europea. Amnesty international, il Comitato Helsinki Ungheria e l’Unione ungherese per le libertà civili hanno attirato l’attenzione sugli allarmanti sviluppi seguiti alla nuova vittoria elettorale del partito al potere Fidesz nelle elezioni parlamentari dell’aprile 2018.