Conflitto

Siria: Qamishli, riaprono le scuole cristiane dopo la “serrata” imposta dagli autonomisti curdi

Le scuole della provincia siriana di Hassaké affiliate a Chiese e comunità cristiane riaprono i battenti, dopo la temporanea sospensione delle attività didattiche imposta dalle forze politico-militari espressione dell’autonomismo curdo, impegnate a instaurare in quella regione forme di autogoverno. Un comunicato diffuso dalla Chiesa siro-ortodossa e rilanciato da fonti locali, riferisce che la riapertura delle scuole cristiane dell’area è prevista per oggi, mercoledì 12 settembre. Secondo quanto riferito dall’Agenzia Fides, la questione delle scuole cristiane della provincia è venuta alla ribalta a fine agosto, quando elementi armati delle cosiddette “milizie di autogestione curda” hanno imposto la chiusura di alcuni istituti scolastici che fanno capo alle locali comunità cristiane sire e assire. L’iniziativa dei miliziani autonomisti curdi aveva rischiato di provocare problemi di ordine pubblico soprattutto a Qamishli, dove molti genitori degli alunni si erano radunati spontaneamente davanti alla chiesa siro-ortodossa dedicata alla Vergine Maria per protestare contro la chiusura delle scuole cristiane. La manifestazione era stata dispersa dalle milizie autonomiste curde con colpi di arma da fuoco. Le scuole cristiane erano state chiuse per la loro riluttanza a implementare i nuovi curricula scolastici imposti dalle forze autonomiste curde del cosiddetto “autogoverno autonomo della Regione di Jazira”, che prevedono anche l’insegnamento obbligatorio della lingua curda in tutti gli istituti scolastici. I critici sostengono che i nuovi programmi scolastici sono stati predisposti come strumento di propaganda dell’autonomismo curdo, mentre i responsabili del comparto scolastico dell’autogoverno autonomo li descrivono come un tentativo di innalzare l’offerta didattica e formativa degli istituti scolastici della regione, archiviando programmi scolastici obsoleti.