Riepilogo

Sir: principali notizie dall’Italia e dal mondo. Orban a Strasburgo, ”Ungheria fermerà l’immigrazione”. Catalogna, 1 milione in piazza a Barcellona. Governo, scontro sul reddito di cittadinanza

Orban a Strasburgo: ”Ungheria fermerà l’immigrazione anche da sola, complimenti all’Italia”

“L’Ungheria sarà condannata perché ha deciso che non sarà patria di immigrazione. Ma noi non accetteremo minacce e ricatti delle forze pro-immigrazione: difenderemo le nostre frontiere, fermeremo l’immigrazione clandestina anche contro di voi, se necessario”. Lo ha detto il premier ungherese Viktor Orban alla plenaria di Strasburgo dove si sta discutendo sull’avvio delle procedure dell’articolo 7 dei trattati Ue, che prevede una serie di sanzioni per i Paesi che violano le regole sullo stato di diritto. “L’Ungheria – ha proseguito il premier Orban – sarà condannata perché ha deciso che non sarà patria di immigrazione. Ma noi non accetteremo minacce e ricatti delle forze pro-immigrazione…Siamo noi a difendere le nostre frontiere e solo noi possiamo decidere”. Ed ha concluso: “Sulla migrazione sono disposto a cooperare con qualsiasi governo che vuole difendere le frontiere, non è per me una questione partitica, e devo dire che mi tolgo il cappello di fronte agli italiani per il coraggio che stanno avendo e hanno avuto per quanto hanno fatto”.

Catalogna: 1 milione in piazza a Barcellona. Ma la sindaca Colau non partecipa

Un milione. Tanti sono scesi in piazza a Barcellona, cogliendo l’occasione annuale della ‘Diada’ (la Giornata nazionale della Catalogna) per tornare a chiedere l’indipendenza della regione. I numeri sono stati forniti dalla stessa polizia, superando di oltre il doppio le stime degli stessi organizzatori, che parlavano di 440-460mila manifestanti. Un milione, come era accaduto anche lo scorso anno, con la differenza, rispetto ad allora, che l’indipendentismo, che divide il popolo catalano in due, da quasi un anno è stato sconfitto sul piano giudiziario, è politicamente tenuto sotto controllo, con i suoi dirigenti in carcere o in esilio, come l’ex ‘president’ Carles Puigdemont. Una divisione alla quale la sindaca di Barcellona, Ada Colau, si è opposta, non partecipando né alla manifestazione né alla deposizione di fiori sul monumento dell’eroe-simbolo del ‘catalanismo’, Rafael Casanova. Ma ieri il milione di manifestanti ha riempito sei chilometri del Diagonal, il viale più largo di Barcellona, in una nuova prova di forza.

Governo. Scontro sul reddito di cittadinanza. Sulle pensioni, la Lega chiede di arrivare a “quota 100”

A meno di un mese dal varo della nuova legge di Bilancio il Movimento cinque stelle alza la voce. Mentre emergono ulteriori dettagli del provvedimento il vicepremier Luigi Di Maio avverte in tv a Carta Bianca: “Il reddito di cittadinanza deve entrare nella legge di bilancio. O C’è o c’è un grave problema per questo governo. Noi lo facciamo, agli italiani abbiamo fatto una promessa”. Di Maio parla alla fine della giornata in cui la Lega dopo un vertice al Viminale ha spiegato la propria proposta sulle pensioni: si stanno ancora facendo i calcoli ma la richiesta è quella di arrivare alla famosa “quota 100” fissando il paletto dell’età non a 64 anni ma a 62, da accompagnare da “quota 41 e mezzo”.

Roma. “Il Mondo di mezzo è mafia”. Pene però ridotte in appello a Buzzi e Carminati

La terza corte di appello di Roma ha ridotto in appello le condanne per Massimo Carminati e Salvatore Buzzi nell’ambito del processo al “Mondo di mezzo” ribaltando quanto deciso in primo grado ma ha anche riconosciuto l’associazione mafiosa. “La Corte d’appello ha deciso che l’associazione criminale che avevamo portato in giudizio era di stampo mafioso e utilizzava il metodo mafioso. Era una questione di diritto che evidentemente i giudici hanno ritenuto fondata”. Così il procuratore aggiunto Giuseppe Cascini ha commentato a caldo la decisione dell’appello. In aula era presente anche la sindaca Raggi che ha commentato così: “Questa sentenza conferma la gravità di come il sodalizio tra imprenditoria criminale e una parte della politica corrotta abbia devastato Roma”.