Migranti

Nave Diciotti: Conte (premier), “l’Italia non più disponibile ad accogliere indiscriminatamente”

(Foto: Senato della Repubblica)

“Quello che è cambiato, rispetto al passato, è che l’Italia non è più disponibile ad accogliere indiscriminatamente i migranti, contribuendo, anche solo involontariamente, a incrementare ed incitare il traffico di esseri umani e supplendo alla responsabilità che spetta all’Unione europea, ottundendo il vincolo di solidarietà che grava su ciascuno Stato membro”. Lo ha affermato questa mattina nell’aula del Senato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nel corso dell’informativa sulla vicenda della nave Diciotti. Il premier, dopo aver ripercorso tutti i passaggi della vicenda, ha sottolineato che “il Governo italiano sta ribadendo agli altri Stati membri dell’Unione europea, alle istituzioni europee la ferma convinzione che sia improcrastinabile l’avvio della definizione di un meccanismo stabile e sostenibile per la gestione complessiva delle fasi di sbarco, redistribuzione e rimpatrio”. “Stiamo registrando segnali di avvicinamento – ha rilevato – nel segno di una comune, speriamo sempre maggiore, consapevolezza degli Stati membri che se non si lavorasse ad un simile meccanismo non solo non si darebbe coerente attuazione alle decisioni prese dall’ultimo Consiglio europeo, ma si verrebbe meno all’impegno, alla solidarietà e all’equa ripartizione di responsabilità che sono specificamente previsti dagli articoli del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea”. “La nostra politica sull’immigrazione non risponde a logiche emergenziali o a contingenze transeunti”, ha assicurato Conte, spiegando che “abbiamo proposto un’articolata e complessa strategia che mira ad offrire una regolamentazione e una gestione dei flussi migratori in via strutturale, consegnata ad un documento che abbiamo proposto alle istituzioni europee sin dai primi incontri sul tema, articolato in sei premesse e dieci obiettivi”. “È una politica – ha proseguito – che muove, fin dalle prime affermazioni, dal riconoscimento della tutela dei diritti fondamentali di tutti coloro che hanno diritto all’asilo e alla protezione umanitaria e mira ad adottare iniziative di tutela di questi migranti sin dai Paesi di origine e anche nei Paesi di transito”.